Milano | 2 Novembre 2019

Funghi, in Lombardia quest’anno registrate numerose intossicazioni

Quest'anno registrate già 58 intossicazioni, Gallera: “Prima di consumare quelli raccolti fateli controllare dagli ispettorati micologici delle ATS”

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“Il controllo tempestivo e accurato dei funghi raccolti può salvare la vita ed evitare danni al fegato, ai reni e al sistema nervoso centrale. Gli ispettorati micologici delle ATS rilasciano certificazioni di commestibilità gratuitamente“. È questo l’appello lanciato dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, a seguito delle gravi intossicazioni registrate in questi giorni che hanno colpito cittadini lombardi.

“Quest’anno abbiamo già registrato in Lombardia 58 intossicazioni – spiega Gallera – nel 2018 ben 106. Nei casi di raccolta ‘fai da te’ prima di assaporare uno dei piaceri della tavola in assoluta sicurezza, è opportuno non improvvisarsi esperti o basarsi su metodi empirici privi di fondamento scientifico, ma rivolgersi a professionisti preparati che eseguono rapidamente esami e controlli adeguati“.

Le intossicazioni da funghi possono essere di svariata natura, a seconda della tipologia consumata, con quadri clinici molto variabili, dalla semplice indigestione a danni gravissimi e addirittura alla morte della persona. I primi sintomi possono comparire anche diversi giorni dopo il consumo. Sono altresì frequenti casi in cui i funghi, definiti commestibili, provocano comunque intossicazioni poichè non sono state osservate opportune cautele in fase di preparazione e di cottura.

“L’unico modo per stabilire la commestibilità di un fungo – aggiunge Gallera – è quello di determinarne la specie, e solo un esperto micologo è in grado di riconoscerla con assoluta certezza, basandosi sulle proprie conoscenze scientifiche e morfo-botaniche”. Nelle ATS, un pool di esperti effettua il controllo gratuito dei funghi freschi spontanei raccolti da privati cittadini e destinati al consumo in proprio, rilasciando al termine della visita un certificato ufficiale ove sono indicati i nomi scientifici delle specie identificate, se ne attesta la commestibilità e vengono fornite le indicazioni per il consumo in sicurezza.

“I funghi – osserva inoltre Gallera – devono essere portati all’Ispettorato micologico nel più breve tempo possibile dalla raccolta e devono essere interi, sommariamente puliti dal terriccio e posti in contenitori rigidi e forati. È importante che venga sottoposto alla visita l’intero quantitativo raccolto“. I funghi giudicati non commestibili o addirittura velenosi saranno immediatamente confiscati per la distruzione.

Gli Ispettorati micologici si occupano anche di controllo e certificazione dei funghi spontanei freschi destinati alla vendita presso mercati ortofrutticoli, esercizi di vendita e di ristorazione, di interventi di vigilanza ispettiva sulla coltivazione, importazione, produzione, lavorazione, confezionamento, commercializzazione, vendita e somministrazione dei funghi freschi, secchi e conservati e svolgono interventi formativi e informativi diretti alla popolazione e agli operatori del settore ortofrutticolo e della ristorazione e svolgono interventi in occasione di eventuali intossicazioni derivanti dal consumo di funghi posti in vendita presso privati o pubblici esercizi.

Gli ispettorati micologici di ATS Insubria si trovano a Varese, Gallarate e Luino, e su questo documento del Dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria di ATS Lombardia è possibile trovare informazioni sulle sedi, i periodi e gli orari di apertura al pubblico degli sportelli di tutta la Regione.

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