Luino | 1 Ottobre 2019

Lavori sulla statale tra Luino e Maccagno, “Unità di crisi per vigilare sui lavori”

La proposta è del capogruppo de "L'Altra Luino", Franco Compagnoni, intervenuto ieri in Consiglio sul tema: "Fondamentale il coinvolgimento del Comune di Dumenza"

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L’imminente avvio dei lavori lungo il tratto di SS394 tra Colmegna e Maccagno, dove in funzione dell’importante investimento di Anas – oltre nove milioni di euro – verrà attuata la riqualifica dei quattro viadotti presenti, ha trovato posto tra i temi di stretta attualità affrontati durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Luino, quella che si è svolta nella serata di ieri a Palazzo Serbelloni.

Sulla questione è intervenuta la minoranza, che ha poi ottenuto, a più riprese, il consenso unanime di tutti i colleghi presenti in assemblea rispetto a quelle che sono da subito le priorità da non sottovalutare, e a quelli che saranno gli aspetti da sottoporre ad un costante monitoraggio quando i cantieri entreranno a tutti gli effetti in funzione, e prenderanno forma anche le conseguenti ripercussioni sul traffico veicolare lungo un’arteria di fondamentale importanza strategica per i collegamenti tra alto Varesotto e Ticino.

La strada è già pericolosa e dovrebbe essere addirittura chiusa”, ha sottolineato in aula il capogruppo de “L’Altra Luino”, Franco Compagnoni, che prima ancora di entrare nel vivo delle considerazioni operative, ha ricordato che se oggi esiste uno stanziamento di fondi così ingente è grazie alle foto scattate da alcuni cittadini (Claudio Tomasina, Massimo Isgrò e Filippo Montesanti) che due anni fa si erano insospettiti per la presenza di nuove impalcature posizionate su una spiaggia posta sotto uno dei viadotti che sorgono lungo la Strada statale del Verbano orientale. “Un plauso ancora oggi va a quei cittadini – ha affermato il capogruppo -, anche se è difficile pensare che senza quelle segnalazioni qualcosa si sarebbe mosso come normale osservazione deflagrata dopo gli avvenimenti di Genova”.

C’è poi la questione della qualità dei cantieri, perennemente segnata dalle dinamiche dei subappalti, che innescate ad opere in corso spesso soffocano l’efficienza e mutano il ritmo con cui gli operatori procedono. “Se non ci sarà attenzione sulla fruibilità e sulla gestione – ha spiegato Compagnoni – la situazione diventerà impegnativa e pericolosa, in particolare se si pensa alla durata di oltre quattrocento giorni dei lavori”.

Per questo l’ipotesi lanciata dal capogruppo di minoranza , per tenere vigile sul tema la politica locale, prevede l’attivazione di un’unità di crisi che verifichi costantemente e in modo costruttivo l’andamento delle operazioni. In questo senso sarà decisivo anche il coinvolgimento del Comune di Dumenza, che nella visione del capogruppo ricoprirà un ruolo centrale, data la posizione e la possibilità di “aggirare” la SS394, nell’assorbire il traffico veicolare leggero, soprattutto quello dei frontalieri, in entrata e in uscita. “E’ una sfortuna che i rappresentanti territoriali non attraversino il luogo frequentemente – ha concluso Compagnoni – per capire cosa significhi bloccare la circolazione in quel punto”.

Concorde su tutta la linea il sindaco Andrea Pellicini, che dopo essersi unito ai ringraziamenti per il senso civico dei cittadini che hanno segnalato le criticità, ha inoltre ricordato la preziosa interazione con il prefetto Enrico Ricci: “Lo contattai con urgenza e nell’arco di cinque giorni convocò tutti per un primo incontro, ponendo le basi per ottenere il finanziamento che oggi ci consente di intervenire”.

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