Luino | 30 Agosto 2019

“A Monteviasco non serve l’elicottero, ma la funivia”

L'assessore Gianpietro Ballardin, con deleghe all'Ambiente, Ecologia e Turismo: "L'elicottero è una lodevole iniziativa, ma che rischia di essere un boomerang"

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A quasi dieci mesi di distanza, la situazione di Monteviasco non è cambiata. Da quel tragico 12 novembre, infatti, giorno in cui in un incidente durante un intervento di manutenzione alla funivia ha perso la vita Silvano Dellea, il piccolo e caratteristico borgo di montagna è isolato dal resto del mondo.

Sono stati tanti gli incontri, le parole e le iniziative, spesso di privati o di realtà del territorio, che hanno provato a dare un segno di ottimismo a residenti e ristoratori della località tanto amata da appassionati di trekking e da turisti. Purtroppo, però, a questo grande affetto dimostrato in tutti questi mesi, non sono corrisposte azioni rapide ed incisive, volte a far tornare in funzione l’impianto di risalita.

Prima l’impianto era sotto sequestro a tutela delle indagini della magistratura, successivamente, invece, è stata la burocrazia a bloccare la ripartenza, con i controlli e le verifiche dell’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, che, da quanto si apprende, ha fatto proprie le conclusioni di perito e/o magistrato smentendo le proprie autorizzazioni dei precedenti 30 anni.

Certo, poi c’è stato il periodo di vacanze che non ha permesso di velocizzare i tempi, ma con l’arrivo di settembre la situazione non sembra sbloccarsi, anzi la luce in fondo al tunnel sembra ancora un lontano miraggio. A tal proposito Regione Lombardia, utile sottolinearlo, ha avviato da tempo incontri e riunioni con l’amministrazione comunale di Curiglia con Monteviasco, soprattuto grazie al lavoro della neo sindaca Nora Sahnane, e con tutti gli enti coinvolti, ma senza raggiungere una soluzione, che possa avviare l’attività della cooperativa “Montagna Domani”, vincitrice del bando per la gestione dell’impianto.

“Venendo incontro alle esigenze di cittadini, ristoratori e turisti – commenta l’assessore Gianpietro Ballardin, con deleghe all’Ambiente, Ecologia e Turismo -, dal Pirellone si sta predisponendo un servizio in elicottero nel weekend per il trasporto di persone da Ponte di Piero a Monteviasco. Una lodevole iniziativa, ma che rischia di essere un boomerang: se nel breve periodo, infatti, potrebbe essere un ottimo servizio, nel lungo invece fa preoccupare gran parte della comunità luinese”.

Si tratta di una spesa ingente, con uno stanziamento pubblico, quindi con i contributi di tutti i cittadini, utilizzando i fondi già messi a budget annualmente da Regione, per un servizio, quello della funivia, che sarebbe dovuto ripartire in poco tempo, sarebbero bastati alcuni mesi, ma così non è stato. Quindi – conclude l’assessore Ballardin -, ora si pensa ad un elicottero, con quei fondi, quando basterebbe intervenire subito e risolvere tutte le criticità, non solo per il trasporto delle persone ma anche per quello dei rifiuti, acquisendo, certificando e mettendo a norma anche il servizio della teleferica. Oggi, infatti, le merci vengono trasportate grazie al lodevole impegno dei Carabinieri ai quali va trasmesso il forte ringraziamento dei cittadini e della Comunità Montana Valli del Verbano, per il tempo dedicato a favore di questo piccolo ma importante territorio della nostra valle”.

L’elicottero, infatti, non può essere una soluzione, ma è solo un mezzo per allungare i tempi. Monteviasco non ha bisogno di questo, ma ha bisogno della funivia.

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