In qualsiasi contesto lavorativo la presenza di figure particolarmente carismatiche, capaci di interpretare un ruolo di guida e di apparire agli altri – in modo più o meno consapevole – come punto di riferimento, è un vero e proprio dono.
L’intesa, la complicità e lo spirito di sacrificio offrono terreno fertile, ma è senza dubbio anche e soprattutto l’insieme delle qualità individuali, unito a caratteristiche di pregio come generosità e umanità profonda, a segnare la vita professionale di un gruppo di persone. Segnarla a tal punto che l’ambito traguardo del pensionamento può essere percepito e interpretato sul piano emotivo con la magia che nel calcio, ma nello sport più in generale, avvolge il campo e tutto ciò che sta attorno quando una bandiera si congeda dalla scena, sprigionando affetto e gratitudine tra i compagni e il pubblico presente.
E’ esattamente questo l’approccio che tutto il personale dell’Ospedale di Luino, dai veterani alle nuove leve, riserverà all’ultimo giorno di lavoro di Loredana Amadio, infermiera professionale che si appresta a salutare quella che da quasi quarant’anni è per lei una seconda casa. “Nell’ambito della particolare e peculiare abnegazione che per natura una seria attività lavorativa sanitaria necessariamente richiede – afferma il dottor Franco Compagnoni celebrando con sincera riconoscenza la meta della collega – il pensionamento di Loredana Amadio rappresenta una tappa di tipo storico generazionale che segna la vita del nostro Ospedale“.
Parole la cui autenticità è documentata dal lungo percorso compiuto tra le corsie e i reparti della struttura di via Forlanini, quella dove Loredana – originaria di Luino – ha iniziato a prestare servizio all’inizio degli anni Ottanta, dopo il conseguimento del diploma magistrale presso l’Educandato di Roggiano e dopo aver frequentato la scuola per infermieri di Gallarate.
“Quella di Loredana è una figura professionalmente e umanamente emblematica – prosegue Compagnoni – per dedizione generosa, competenza e senso di appartenenza e soprattutto di servizio territoriale. Con la sua azione ha attraversato l’aspetto prettamente chirurgico e dell’emergenza urgenza sempre tra gli interpreti protagonisti, in una dimensione riconosciuta ed ambientalmente percepita”. Sono ancora le tappe della lunga vita lavorativa a scorrere parallelamente all’omaggio: medicina, sala operatoria in veste di strumentista, rianimazione e una presenza determinante e incisiva anche in ambito di coordinamento come caposala del pronto soccorso.
“Le caratteristiche umane e il temperamento energico hanno contribuito a farle realizzare con il lavoro un rapporto di coinvolgimento quasi per così dire carnale, vissuto sempre con grande intensità. Per Loredana non mancherà sicuramente occasione ed imbarazzo di scelta per una prosecuzione lavorativa ovviamente in veste di giovane veterana – conclude il dottore e collega – e con la possibilità di poter ancora meglio contemplare la sua prodigiosa ultracentenaria mamma. Il suo ultimo giorno qui, da dipendente, è per tutti noi motivo di grata commozione“.
“La più sincera gratitudine ed il più vivo apprezzamento per l’attività svolta con competenza e professionalità“, giungono infine anche dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale dei Sette Laghi, che così saluta la dipendente all’interno del documento che certifica, dal punto di vista burocratico e procedurale, la conclusione del percorso, fissata sul calendario per il giorno di domani, giovedì primo agosto.
Oggi, mercoledì 31 luglio, invece, dalle ore 13 alle ore 15, il personale è invitato da Loredana a partecipare ad un saluto nella sala accoglienza del primo piano (ex cardiologia).
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