Come a Maccagno con Pino e Veddasca e Germignaga, anche a Luino lo “Street Food Festival”, organizzato dall’Ascom di Luino in collaborazione con il Comune, ha riscosso un grande successo, con centinaia di persone che da venerdì a domenica hanno affollato le vie del centro cittadino che, per l’occasione, sabato sera, sono rimaste chiuse al traffico, trasformando tutta la zona in pedonale.
Numerose le attività che si sono susseguite nel corso delle serate che, oltre al food truck e alle proposte delle tante bancarelle, hanno coinvolto tutti i partecipanti, non solo giovani, ma anche famiglie e bambini. Venerdì sera a far da padrona è stata la musica di diversi dj, mentre sabato sera sono state molteplici le iniziative a partire dal tardo pomeriggio.
Bella la cornice sparsa per il paese lacustre, dove in vari punti del centro sabato sono state diverse le band che con la loro musica hanno allietato cittadini e turisti; in via XV Agosto e in via Vittorio Veneto sono state esposte le auto dell’Abarth Club Varese e i mezzi del Vespa Club di Marchirolo, mentre in piazza Libertà spazio alle sfilata con due concorsi di bellezza, presentati dall’ormai nota Chiara De Giorgio, “Miss Stella dell’Anno” e “Miss Stella dell’Anno Over“, con tante persone che hanno partecipato.
Ad aggiudicarsi la vittoria di “Miss Stella dell’Anno” è stata Beatrice Plebani di Varese, al secondo posto è arrivata Chiara Nonali di Sesto Calende, mentre a chiudere il podio è stata Emma Sommaruga. Quarte a pari merito Lara Caron, Arianna Rossetti e Francesca Rognoni, mentre la fascia di Miss Sport è andata a Vittoria Tognoli. A vincere invece il primo premio di “Miss Stella dell’Anno Over” è stata la 69enne Silvana Germoglio di Milano.
A chiudere il weekend, oltre al mercatino “Sapori in Tavola“, che è proseguito fino a domenica, sono state l’esibizione delle moto d’epoca “Club Nino Manzoni” e la musica ed il ritmo latino-americano di “Salsanueva“. Un weekend di successo quindi, con solo un pizzico di rammarico da parte degli organizzatori: solo alcuni negozi, infatti, sono rimasti aperti al pubblico, ma tante invece sono state le attività a decidere di abbassare le saracinesche.
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