Il caso sollevato da alcuni gestori e proprietari di strutture ricettive, soprattutto alberghi e hotel, riguardante la carenza di taxi nel paese lacustre, ha suscitato grandi polemiche, soprattutto sui social network, relative al turismo e al suo sviluppo lungo tutto il territorio.
Il problema, infatti, è che il servizio taxi, nonostante le richieste di cittadini e turisti, specialmente in queste prime settimane di caldo estivo, manca lungo tutto l’Alto Verbano, e comporta malumori tra gli avventori, sia che si tratti di viaggi di piacere, sia per viaggi di lavoro. E così, oggi, ad intervenire è il sindaco Andrea Pellicini, che conosce la situazione e ha provato a far chiarezza, rispondendo ai disagi evidenziati da Lara Luz, consigliera di Federalberghi Varese, presidente del Lago Maggiore Bike Hotels e titolare del Camin Hotel Colmegna.
“Il comune – spiega il primo cittadino luinese – ha rilasciato ben nove licenze di taxi, non due. Il fatto è che per legge, attualmente, i taxisti possono operare in un territorio vasto, cioè nel distretto di Malpensa e quindi non hanno alcun obbligo di stare a Luino. Per fortuna uno di loro resta in città in pianta stabile, altrimenti non ci sarebbe nessuno. Quello sollevato da Lara Luz, però, me ne rendo conto, è un problema serio, ma Federalberghi, oltre a rivolgersi al Comune, che poco può fare, dovrebbe agire sulla Regione affinché venga attuata una disciplina che tuteli i servizi turistici sui laghi”.
Un appello, quindi, quello del sindaco, che indica agli albergatori di provare a cercare rimedio a questa criticità facendo riferimento ai piani alti del sistema, in modo tale da trovare una soluzione e permettere di garantire un servizio a tutta la comunità. “I nostri imprenditori vanno sostenuti – conclude Pellicini -. I miei assessori, consapevoli di questo dovere, vanno ad esempio a celebrare i matrimoni negli alberghi. Ma non posso chiedere all’assessore Alessandra Miglio di fare anche la taxista”.
Quello del tutelare e incentivare il turismo sulla sponda magra del lago Maggiore è un aspetto molto sentito in tutto il Luinese. Solo negli scorsi giorni, infatti, erano stati alcuni giovani imprenditori della movida luinese a chiedere un intervento alle amministrazioni pubbliche affinché si possa trovare un compromesso tra le parti, gestori di bar e cittadini che abitano vicino ai locali: da una parte si chiede maggior flessibilità su musica e serate, mentre dall’altra, pochi, si pretende di non “disturbare la quiete pubblica”. Al momento, però, nessuna riunione in programma.
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