Luino | 12 Marzo 2019

Luino, è scontro sull’aumento IMU e IRPEF: “Sindaco ripensateci, la nostra non è demagogia”

Compagnoni, Agostinelli, Nogara e Petrotta rimandano le accuse al mittente, criticando duramente la presa di posizione del primo cittadino lacustre

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A pochi giorni dal prossimo consiglio comunale, indetto per giovedì sera, torna ad infiammarsi il dibattito ed il confronto tra alcuni consiglieri comunali di minoranza (Franco Compagnoni, Pietro Agostinelli, Enrica Nogara e Giovanni Petrotta) e l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Pellicini.

Domenica mattina il duro attacco alla maggioranza a causa dell’aumento dell’IRPEF e dell’IMU, al quale il primo cittadino ha risposto senza mezzi termini, spiegando i motivi di questa decisione e accusando i consiglieri di “mistificare i dati” e di usare “la vicenda dei furti presso la Cassa Unica per fare ulteriore demagogia”.

Oggi, però, arriva la controreplica firmata da Compagnoni, Agostinelli, Nogara e Petrotta, che non ci stanno ed affrontano nuovamente l’argomento con riflessioni più approfondite, con l’obiettivo di chiarire la loro posizione sul tema e criticare la presa di posizione del sindaco Pellicini.

Ecco la nota stampa inviata dai quattro consiglieri comunali di minoranza.

Eh no, caro sindaco Pellicini, questa volta non può mettere via tutto con le parole “mistificazioni e demagogia”. Le rispediamo al mittente, anche un po’ stanchi di questa litania. Sta parlando anche con amministratori che sono stati con lei in maggioranza e che quindi sanno di cosa parla. I costi di affido dei minori ci sono sempre stati, li abbiamo visti e conosciuti anche noi in quegli anni, così come i continui tagli di trasferimenti comunali dai governi centrali di qualsiasi colore politico.

Lei è stato eletto e scelto dai luinesi insieme alla sua giunta per evitare che tutte le cose di cui sopra ricadano sui cittadini, siete stati eletti per cercare di calmierare queste problematiche senza che diventino devastanti per i cittadini. Non è pensabile che ogni problema che richiede sforzi economici sia caricato da qui in futuro sui luinesi che fino ad ora hanno dato già molto. Ci vogliono riflessioni strutturali e non di cosmetica rincorsa, come del resto riteniamo sia avvenuto per altri temi che interessano la città: vedasi sanità con il nostro ospedale e trasporti con il passaggio di AlpTransit, per citarne due.

Qui nessuno è contro Palazzo Verbania, ma che finalmente la prossima inaugurazione possa essere di stimolo per una maggiore cerniera sociale, perché si guardi con efficacia alle situazioni di difficoltà di disagio economico e di degrado organico delle frazioni. Noi colleghi di minoranza siamo ancora convinti che i colleghi di maggioranza possano recuperare su questa inopportuna decisione, diversamente sarebbe davvero un reale controsenso davanti alle difficoltà delle famiglie e del sistema economico che non crediamo sia solo sotto i nostri occhi e che non ha colore caro sindaco.

Basta leggere cosa hanno scritto sui social network gli utenti luinesi alla lettura di questa notizia, gente che ha ammesso di aver votato per voi. E’ ancora pesante il peso dell’aumento della mensa scolastica sulle famiglie ed anche in quell’occasione avete parlato di ritocchi per il costo del personale, degli appalti ecc.

Ma possibile che un comune come Luino non riesca a fare da ammortizzatore, da cuscinetto sociale tra queste realtà che pure ci sono ed esistono e la vita reale dei cittadini che non è quella che qualcuno racconta su Facebook? Perché lo fanno comuni più piccoli e con meno risorse e noi no considerando che si tratta di cifre irrisorie? Abbiamo attivato i passi necessari per recuperare soldi a chi le tasse non le ha pagate per esempio? Quanto è stato incassato fino ad ora e quanto è costato al Comune, quindi ai cittadini, quella modalità di incasso?

Smettiamola di dare colpa ai governi come fatto negli ultimi anni a questa parte da esponenti della maggioranza che siedono accanto a lei, anche perché chi le siede a destra e sinistra milita nello stesso partito che guida il governo che lei oggi critica per le scelte.

Non ci tratti come demagoghi perché citiamo la vicenda del furto alla Cassa Unica del comune di Luino. Noi non siamo maliziosi come certuni, che pensano che quei 300mila euro di tasse che la vostra Giunta e la vostra maggioranza chiedono ai cittadini di Luino servano a coprire un buco creato da un dipendente infedele. In ogni caso siamo certi che il sindaco saprà fugare ogni dubbio su questo punto. Siamo anche di quelli che dicono che Luino non è mai stata così bella. Ecco, così bella, non così cara. Ripensateci, non aumentate le tasse.

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