Ieri, domenica 10 febbraio, alle ore 11, il sindaco Ercole Ielmini con la Giunta comunale, alla presenza di un gruppo di cittadini, ha celebrato il Giorno del Ricordo con il rispetto di un minuto di silenzio e la posa di una corona d’alloro in via Carso, a Mombello.
Il sindaco ha ricordato come la perdita dell’Istria, parte prima della Serenissima e poi del Regno d’Italia, con le vicende che ne sono seguite, cioè i massacri delle foibe e l’esodo della popolazione Giuliano-Dalmata, rappresenta una tragica conseguenza della partecipazione dell’Italia alla seconda guerra mondiale. Ha anche ricordato come la visita delle foibe non lasciò indifferenti neppure gli alunni che durante la sua carriera di maestro portò a visitare quelle zone.
Il sindaco ha infine annunciato l’intenzione di intitolare proprio ai martiri delle foibe la piazza di via Repubblica, nei pressi del Municipio, a Laveno. A partecipare alla commemorazione anche l’assessore alpino Alvaro Reggiori, il consigliere comunale Pd, Valerio Langè, e l’ex consigliere ed ex capogruppo Lega, Marco Brunella.
A seguito del minuto di silenzio, un cittadino d’origine friulana ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa e ha ricordato la vicenda della Medaglia d’oro al valore militare Maria Plozner Mentil, portatrice carnica (donne che nel corso della prima guerra mondiale operarono lungo il fronte della Carnia), che morì colpita da un cecchino nemico il 15 febbraio 1916, mentre trasportava rifornimenti e munizioni fino alle prime linee italiane.
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