Laveno Mombello | 18 Agosto 2020

Commercio e parcheggi a Laveno, De Bernardi e Giacon criticano l’amministrazione Ielmini

I consiglieri rimproverano all'attuale giunta di aver stralciato i provvedimenti presi durante il mandato Giacon, penalizzando così turismo ed economia del paese

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“La ricerca di una nuova svolta per dare sviluppo alla nostra cittadina in tema commerciale non può solo riferirsi ai programmi elettorali in vista delle prossime imminenti elezioni, ma dovrebbe anche basarsi sugli atti comunali e sulle reali azioni messe in opera da parte delle amministrazioni che si sono succedute in precedenza”: si apre con queste parole il comunicato a firma dei due consiglieri di minoranza del Comune di Laveno Mombello, Giancarlo De Bernardi e Graziella Giacon, con il quale desiderano esporre alcune problematiche che riguardano sia l’aspetto legato al commercio sia quello dei parcheggi della cittadina lacustre.

I due consiglieri puntano il dito sull’amministrazione di centrosinistra – guidata dal sindaco Ercole Ielmini – colpevole di aver stralciato alcuni dei provvedimenti messi a punto nel corso dei cinque anni dell’amministrazione precedente, targata proprio Giacon – De Bernardi, e di aver così danneggiato sia le attività commerciali sia il settore turistico.

In primo luogo, ricordano i due esponenti della minoranza nella nota inviata alla stampa, durante il loro mandato era stato “approvato il regolamento sui dehors esterni delle attività commerciali, dando una seria risposta alla possibilità di ampliamento degli spazi per la somministrazione di alimenti e bevande (un settore commerciale molto importante per il nostro territorio)”. Inoltre, con il PGT del 2014 era stata data la “possibilità di ampliamento in deroga a tutte le attività turistiche esistenti, soprattutto agli alberghi, alle locande e a una serie di edifici storicamente destinati a questo scopo”, oltre a prevedere “una serie di ambiti di trasformazione a vocazione turistica per l’insediamento di nuove strutture ricettive“.

Per quanto riguarda, invece, il capitolo sulla sosta delle autovetture, i due consiglieri sottolineano l’opera di regolarizzazione dei parcheggi a pagamento portata avanti dalla loro giunta. Oltre ad aver previsto molti stalli a libera circolazione con disco orario, sempre nel PGT erano state individuate alcune aree strategiche dove poter realizzare dei nuovi autosilos in modo da liberare i parcheggi in centro e favorire la pedonalizzazione delle vie storiche. Per promuovere anche lo sviluppo della caratteristica frazione di Cerro erano state individuate anche lì due aree periferiche da adibire a parcheggio.

La critica alle precedenti amministrazioni comincia esplicitamente con la questione della via San Fermo, per la quale – affermano Giacon e De Bernardi – si era trovata una soluzione operativa che consentisse di avere una direttrice di traffico esterna al centro storico, soluzione “miseramente decaduta” dopo l’approvazione di un progetto presentato da un privato cittadino intenzionato ad acquistare anche un tratto della pubblica via della Strecia.

In secondo luogo viene duramente contestata la variante “insensata” del 2009 con cui l’amministrazione di centrosinistra ha stralciato l’idea della realizzazione di un autosilos pubblico per 99 autovetture, previsto e convenzionato nel progetto ex Ceramica Lago, portando “ingenti benefici (quasi 4.000.000€ di euro) a vantaggio degli operatori privati e a danno dei cittadini di Laveno Mombello”.

“Il vantaggio, soprattutto per il settore commerciale, di aver la possibilità di godere di un autosilos per 99 autovetture a pochi passi dal centro riteniamo sia una perdita difficilmente rimediabile a breve termine”, dichiarano i due consiglieri, che si dicono anche amareggiati dal poco sostegno ricevuto nel corso dei consigli comunali durante i quali si sono esposti proprio nei confronti delle scelte operate dall’amministrazione Ielmini. “Oltre aver perso 99 posti auto nel comparto ex Ceramica Lago – proseguono – sempre in detto comparto gli operatori hanno addirittura convenzionato ed identificato ulteriori 42 parcheggi ad uso pubblico, ma che stranamente oggi non sono aperti e, nonostante varie interrogazioni in Consiglio Comunale, nessuno si è degnato di segnalarli e identificarli con apposita cartellonistica”.

“Questi sono i fatti e non le promesse elettorali che guarda caso – concludono De Bernardi e Giacon – giungono sempre come “un delicato velo” a nascondere le pochezze di un’amministrazione di centrosinistra a dir poco devastante“.

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