La tragedia che ha causato la morte di Luca Brignoli, il ragazzo 26enne di Cuveglio vittima dell’incidente a Montegrino Valtravaglia nella notte di Santo Stefano, quando perdendo il controllo della sua auto, è finito contro gli alberi lungo il fiume Margorabbia, ha aperto alcuni interrogativi da parte della cittadinanza di tutto l’Alto Varesotto.
Se tanti si sono stretti attorno alla famiglia, esprimendo in queste ore il loro cordoglio, soprattutto sui social network, altri hanno posto alcune riflessioni sulla pericolosità della strada del “Cucco”, arteria che collega la frazione di Voldomino a Mesenzana, la parallela della SS394.
Numerosi, infatti, gli incidenti avvenuti in questi anni sulla strada, alcune volte anche mortali, come nello scorso gennaio quando ha perso la vita Isola Minorini, 85enne di Cunardo, che viaggiava a bordo di un’auto insieme alla figlia, quando è stata colpita da una macchina guidata da un giovane.
A finire sul banco degli imputati, nonostante i dissuasori installati dall’amministrazione comunale di Montegrino, sono proprio l’alta velocità di percorrenza e la scarsa illuminazione presente su tutto il tratto interessato. Oltre a questo, poi, anche la presenza di caprioli e cervi che, in fase di attraversamento delle corsie, hanno causato numerosi sinistri tra animali ed automobili. In questo senso i comuni limitrofi, come Luino e Montegrino, insieme alla Provincia di Varese, si dividono le competenze e in passato hanno lavorato in sinergia per migliorare la situazione e garantire l’incolumità degli automobilisti.
Se questo è avvenuto sulla statale 394, anche con il progetto di Comunità Montana Valli del Verbano, RoadKill, che ha diminuito gli scontri tra veicoli e animali, la collaborazione c’è stata solo in parte sulla strada del “Cucco”. Tanti gli utenti che, dopo l’incidente fatale che ha spezzato la vita a Luca, chiedono maggiori interventi sulla strada, e qualcuno racconta di non percorrere più via Margorabbia per paura di incorrere in pericoli o scontri.
“Non possiamo far altro che unirci al dolore della famiglia, perché si tratta di una grande tragedia – afferma il sindaco di Montegrino Valtravaglia, Fabrizio Prato -. Per rispondere ai cittadini sulla pericolosità, oltre all’installazione dei VelOk e all’asfaltatura di seicento metri di strada, effettuati dall’amministrazione comunale, possiamo permetterci di compiere pochi interventi. La manutenzione ordinaria e straordinaria spetterebbe alla Provincia. Cercheremo di fare rete con i comuni vicini per migliorare la sicurezza”.
Ancora nessuna notizia, invece, del giorno dell’ultimo saluto a Luca.
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