Luino | 8 Giugno 2018

Luino, “Maggioranza e minoranza si occupino dei disabili. Intervenire su barriere architettoniche”

I grillini l'anno scorso avevano protocollato una proposta di mozione: "Le parti nel prossimo consiglio prendano atto dei documenti". Al centro anche il depuratore

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A quasi un anno di distanza, gli attivisti luinesi tornano alla carica, chiedendo un intervento al comune di Luino. Era stato il racconto del castronnese Carlo Agnello (affetto da sclerosi multipla, ndr), lo scorso luglio, a portare i pentastellati locali a denunciare la presenza di “troppe barriere architettoniche a Luino”.

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle oggi accusano non solo la maggioranza, ma anche la minoranza, rea “di non batter ciglio riguardo temi importanti segnalati con proposte a tutela di ambiente e diversamente abili“. A onor del vero, però, è doveroso ricordare come nell’ultimo consiglio comunale, era stato proprio uno dei consiglieri di minoranza, Giuseppe Taldone, ad affermare che i comune ha il “dovere di insistere nell’abbattimento delle barriere architettoniche”.

I grillini, però, tornano al mese di luglio, quando avevano protocollato in Municipio una proposta di mozione riguardante “l’Adozione del piano eliminazione barriere architettoniche (PEBA) e del Piano Accessibilità Urbana (PAU)“. In un altro documento (questa volta più recente, ndr), invece, “si richiedeva un maggior controllo dell’attività del depuratore preservandone poi la sicurezza mediante due telecamere poste agli estremi opposti”.

“Entrambe le proposte – spiegano i luinesi del M5S, in una nota inviata dall’attivista Gianfranco Cipriano -, dettagliate e indirizzate a sindaco e consiglieri comunali, erano firmate e supportate anche dai nostri consiglieri regionali. Purtroppo però anche l’opposizione si è voltata dall’altra parte e le stesse non hanno avuto alcuna considerazione. Riteniamo grave tale atteggiamento da parte di maggioranza e opposizione dato che è chiaro che il nostro MoVimento ha dimostrato di avere importante consenso anche alle ultime elezioni. Infatti, i risultati ci hanno posto come prima forza politica per i voti al Senato e seconda per un centinaio di voti alla Camera di differenza dalla Lega. Ci auguriamo che nel prossimo consiglio comunale le parti politiche prendano atto dei documenti posti alla loro attenzione”.

Come detto lo scorso anno, quello delle barriere architettoniche è un tema discusso tra i banchi dei consigli comunali, provinciali, regionali e nazionali da diversi anni. Il bisogno di garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento, infatti, ha portato alla ricerca di parametri comuni, e questo è stato possibile grazie al D.M. n. 236/1989 che ha delineato tre livelli: accessibilità, visitabilità ed adattabilità.

Così, se a livello normativo si dovrebbe andare ad individuare quali elementi costruttivi siano da considerarsi barriera architettonica, a livello pratico di lavoro bisogna farne ancora tanto.

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