Luino | 10 Marzo 2018

Caos Pro Loco di Luino, presidente e direttivo si dimettono. Gambato: “Sono svilito, nessun sostegno”

Una conferenza stampa sentita, tra critiche e resoconti, in cui il presidente Gambato ha messo nero su bianco tante cose. Sei mesi per eleggere il nuovo presidente

Caos Pro Loco di Luino, presidente e direttivo si dimettono. Gambato:
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“La Pro Loco di Luino rassegna le sue dimissioni”. Con queste parole ieri sera, nella sala dei Marmi del comune, davanti ad una trentina di soci e persone, tra cui il consigliere comunale Pietro Agostinelli e l’assessore Alessandra Miglio, il presidente Mario Gambato ha iniziato la conferenza stampa di addio alla Pro Loco, dopo otto anni di gestione, in cui non sono mancate le soddisfazioni, con grandi eventi musicali in piazza, serate culinarie a tema e, soprattutto la StraLuino, ma anche tante problematiche. Insieme a lui si sono dimessi dagli incarichi, con le lettere protocollate in comune questa mattina, il vicepresidente Alverino Placidi e i consiglieri Paolo Gatti, Salvatore Serra, Angela Luca, Paola Battaglia e la segretaria Nicoletta Botta.

“Non voglio far polemica, ma è necessario fare un resoconto”. Gambato parte elencando gli eventi messi in piedi all’inizio con “Musica in Libertà”, grazie all’unione di intenti con Vito Simone e Vittorio Sarchi, senza dimenticare il concerto di Natale del 2011 o quello dell’orchestra RAI di Torino a Luino, con un Teatro Sociale pieno. “Dopo quel momento il silenzio dall’amministrazione comunale… perchè non rifare una cosa se funziona?”.

Così, Gambato, dopo aver raccolto l’eredità dell’ex presidente Adriano Giannini, al quale fa le sue scuse pubbliche in riferimento ad un aneddoto passato (‘la Pro Loco sì, vive in gran parte di salamelle’, ndr), si è rimboccato le maniche e ha dato il via all’attività con pochi soci e giovani, e senza contributi. “Dal 2012 ho cercato un posto per organizzare eventi, piazza Libertà era abbastanza limitata. Ad ogni festa bisogna portare tutto, cucine e materiali, mentre sappiamo bene che in altri paese ci sono strutture date dal comune. Questa cosa la chiesi in Municipio, ma in un’occasione, durante una festa in bici dei bambini, l’assessore Sgarbi mi ha fatto presente che noi come Pro Loco ‘itineranti’. Questa cosa per me è stata un’offesa, perchè se hai un ufficio cultura e se hai i fondi devi stanziarli anche per la Pro Loco, che è il primo braccio ludico del comune. O meglio, dovrebbe esserlo”.

Oltre ai problemi legati ad un posto in cui organizzare eventi, però, vi è anche quello della sede. “Fino a qualche anno fa avevamo la sede, dopo gli uffici servivano ad altri e ci siamo spostati. Ho chiesto la sede del vecchio campo sportivo ma c’era la Canottieri, ho chiesto la sede del nuovo campo sportivo ma c’era il bar, ho chiesto l’area esterna del Lido, che ormai sta andando in rovina, ma non è a norma. Nulla. In queste due mandati di amministrazione dal 2010 posso solo ringraziare il sindaco Andrea Pellicini, l’ex assessore Alessandro Barozzi e l’ex vicesindaco Franco Compagnoni. Ci hanno sempre sostenuto, nonostante la mancanza di fondi. Inutile nasconderlo, poi, devo ringraziare anche mia moglie, che mi è sempre stata vicino e che tante volte mi ha sentito dire, colto dalla grande tristezza, me ne vado via… ho resistito otto anni…”, aggiunge commosso Gambato.

“Mi sento svilito in tutti i sensi dopo questi anni – continua ancora Gambato -. Non ho grandi rapporti con l’ufficio cultura, non è un segreto. È colpa mia, lo so, faccio fatica a comunicare le mie idee, litigo con tutti. Ma io non sono un politico, né un imprenditore o un uomo d’affari. La mia frustrazione è vedere come la Pro Loco sia sostituita da altri, quando noi saremmo stati disponibili sempre per dare il nostro contributo”.

Il presidente dimissionario, poi, commenta alcuni eventi organizzati lo scorso anno dall’amministrazione. “Pagare Ruggeri 23mila euro è eccessivo. Di musica me ne intendo e 23mila euro sono tanti. Quando sono andato a chiedere se potevo organizzare il concerto di Omar Pedrini mi è stato risposto ‘Chi è?’… mi viene da ridere. Quando hanno capito, mi hanno dato l’autorizzazione, ma in piazza Libertà non si poteva fare, c’era un cantiere e bisognava blindare tutta la piazza per le vie di uscite. Sarebbe stata una spesa enorme. Così ci siamo spostati al Parco a Lago e abbiamo dovuto coprire totalmente il pavimento, giustamente. Il problema è che era tutto buio, i bagni chiusi. Sono dovuto andare a chiamare io il geometra per aprirli. Lo spettacolo è andato bene, ma alle ore 22 durante il concerto, non ho problemi a fare nomi, la signora Laura Frulli, consigliera delegata al turismo e al commercio, mi è venuta a comunicare che la mattina seguente, alle ore 10, tutto doveva essere pulito ed in ordine. Siamo rimasti a pulire fino alle 4 e tornati la mattina. Non abbiamo avuto alcun aiuto. Sentirsi dire, qualche giorno più tardi, dal responsabile del cantiere, che non avrebbe avuto problemi a spostarlo, beh… cosa aggiungere?”.

Poi un’ultima stoccata per la StraLuino. “L’abbiamo sempre organizzata noi della Pro Loco, ma lo scorso anno ci è stato detto che sarebbe stata fatta effettuata un’altra corsa podistica, quindi ci hanno tolto la nostra data dicendoci di farla ad ottobre. Ci siamo rifiutati, avrebbe fatto troppo freddo. La StraLuino era una tra le manifestazioni in cui riuscivamo a raccogliere più fondi. Abbiamo sempre avuto problemi con le date, tra annullamenti e modifiche”.

Gambato chiude facendo tanti auguri al suo successore. “Fra sei mesi, visto che da statuto chi si iscrive oggi avrà possibilità di votare o di creare un gruppo entro questo arco di tempo, ci sarà la nuova assemblea che eleggerà il nuovo presidente e il nuovo consiglio direttivo. Chi mi succederà dovrà avere i coglioni grossi. Qui chi grida di più prende di più. A me non è mai piaciuto, io volevo solo far divertire le persone, tra musica ed eventi”.

A questo punto, a fare il punto della situazione sul bilancio consuntivo 2017 e quello di previsione del 2018 è la segretaria Nicoletta Botta (bilancio consultabile cliccando qui, ndr). Si nota come a fronte del contributo comunale di 1440 euro, vi sono 3077 euro da sponsor privati e ben 8035 euro di proventi dalle manifestazioni, che sono costate 7886 euro. Tra entrate ed uscite, in totale, nel 2017 l’ente locale ha in attivo 1232 euro.

Ad intervenire, a margine delle parole del presidente Mario Gambato, diversi presenti, tra cui il consigliere Pietro Agostinelli che ha spiegato come, secondo lui, “il comune dovrà risponderne. Non ci si comporta così con un’associazione che merita rispetto e contributi. Con che criterio vengono assegnati i fondi alle associazioni? Non si può far finta di nulla, il problema non lo si risolve ignorandolo”.

In seguito diversi anche gli interventi dei presenti: Ivan Rovetta che invita la Pro Loco ad aprirsi ai giovani per organizzare attività ed eventi di altro tipo, rendendo la Pro Loco autonoma, visto che la società è cambiata. Un’unità di intenti, insomma, che possa far collaborare persone anche con diversa ideologia politica, lavorando insieme ad un progetto. Dello stesso parere poi anche Simona Picchi (associazione Aurora), Elisabetta Donegani ed Alessandro Franzetti (che ha chiesto a Gambato pubblicamente di ripensarci e di ritirare le dimissioni, ndr), che propongono di ripercorrere una strada battuta quindici anni fa dal professor Emilio Rossi e Daniele Franzetti che, con gli “Amici del Liceo”, avevano cercato di rendere la Pro Loco un ente che potesse coinvolgere tutte le associazioni del territorio per far rete ed aiutarsi a vicenda.

A chiudere l’incontro, però, l’intervento dell’assessore Alessandra Miglio: “Nonostante penso Mario abbia una parte grossa di ragione, credo che abbia sbagliato lui a far capire all’amministrazione cosa vuol dire Pro Loco. La Pro Loco non è come le altre associazioni, ha finalità diverse, anche per legge. L’intento deve essere quello di collaborazione tra le associazioni… certo, magari è difficile imporla dall’alto, ma penso che se il nuovo presidente, i cittadini e le associazioni del territorio, si mettessero insieme, la nuova Pro Loco potrebbe avere una dimensione più grande, e in quel momento potrebbe far sentire maggiormente la propria voce”.

L’appuntamento ora è fra sei mesi quando, dopo le iscrizioni raccolte anche nella serata di ieri, si andrà al voto per eleggere il nuovo presidente e il prossimo consiglio direttivo, con la speranza che la Pro Loco di Luino possa tornare ai fasti del passato. Nel frattempo, però, l’ente sarà a disposizione dei cittadini e delle associazioni, qualora avessero bisogno di attrezzature, ma fino a settembre non organizzerà nulla.

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