Milano | 16 Gennaio 2018

Lombardia, approvata incompatibilità tra carica di assessore e quella di consigliere regionale

Tra i provvedimenti approvati oggi al Pirellone anche quello che prevede il dimezzamento delle firme per presentare le liste alle regionali. Ecco tutte le novità

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Unanime via libera in Consiglio regionale alla legge che dimezza il numero delle firme necessarie per la presentazione delle liste elettorali alle elezioni regionali: il provvedimento sarà effettivo e avrà valore anche per quelle indette per il prossimo 4 marzo. Nelle circoscrizioni fino a 100mila abitanti saranno sufficienti 350 firme valide, che diventano 500 nelle circoscrizioni fino a 500mila abitanti, 750 in quelle fino a 1 milione di abitanti e mille in quelle con un numero di abitanti superiore al milione. Le varie liste provinciali dovranno essere presentate alla cancelleria del tribunale dalle ore 8 del trentesimo giorno alle ore 12 del ventinovesimo giorno antecedenti quello della votazione. Restano esonerate dalla sottoscrizione degli elettori le liste espressione delle forze politiche corrispondenti ai Gruppi regionali, escluso il Gruppo Misto, costituiti in Consiglio regionale al momento dell’emanazione del decreto di indizione delle elezioni.

Approvata quindi a maggioranza con 41 voti a favore, per introdurre modifiche alla legge elettorale è necessaria la maggioranza assoluta dei Consiglieri, la legge che stabilisce l’incompatibilità tra la carica di Assessore e quella di Consigliere regionale. L’incompatibilità fra i due ruoli, che vale anche per il Vice Presidente della Giunta, prevede che il Consigliere regionale nominato Assessore sia sospeso dalla carica di Consigliere per la durata dell’incarico di Assessore. Il Consiglio provvede nella prima seduta dopo la nomina alla sua sostituzione temporanea, affidando la supplenza al primo dei non eletti della lista cui appartiene l’eletto divenuto Assessore. Respinto l’emendamento che chiedeva di estendere l’incompatibilità anche ai Sottosegretari.

Il Consiglio regionale ha poi dato il via libera all’unanimità alla legge sulla semplificazione che“taglia” il corpus legislativo regionale di 200 leggi, 158 delle quali abrogate totalmente, quasi la metà nel solo settore finanziario e di bilancio, e 42 parzialmente. Nella X legislatura che si chiude domani, a fronte della approvazione di 189 nuove leggi, ne sono state abrogate 223. Allo stato attuale le leggi vigenti sono pertanto 411, a fronte delle 445esistenti al termine della legislatura precedente. E’ il numero di leggi vigenti più basso in assoluto nel panorama delle Regioni italiane, paragonabile solo a quello di una provincia autonoma. Il lavoro di semplificazione e di delegificazione si conferma in linea con il tasso di abrogazione medio del 79%, 2350 leggi approvate, 1939 abrogate, registrato dalla nascita dell’istituzione regionale nel 1970.

Nel pomeriggio approvata anche la legge che promuove e valorizza il sistema termale lombardo come strumento di attrattività turistica e come parte integrante dell’offerta sanitaria (crenoterapia). Tra gli obiettivi primari della legge figura la qualificazione sanitaria degli stabilimenti termali, valorizzando le cure idro-fango-termali come mezzo curativo per il benessere psicofisico e favorendo l’integrazione del circuito termale all’interno dei percorsi di cura e riabilitazione anche in raccordo con il sistema sociosanitario regionale e nazionale. In quest’ottica viene promossa la collaborazione con Università, Istituti e Fondazioni. La legge vuol favorire momenti formativi anche nelle scuole primarie e soprattutto in ambito sanitario, coinvolgendo medici di base e pediatri. Per questo, in futuro, tutti gli stabilimenti accreditati dovrebbero dotarsi di un direttore sanitario. Per la valorizzazione del sistema è previsto anche il marchio “Terme #inlombardia”. Il Consiglio ha infine espresso voto favorevole ad ampia maggioranza alla proroga delle linee guida e delle priorità d’intervento per la promozione della pratica motoria e dello sport in Lombardia, nel triennio 2015-2017, dopo che la Giunta ha ritenuto e deliberato l’inopportunità, in un contesto di fine legislatura, di proporre al Consiglio regionale nuove linee guida e priorità d’intervento per il triennio 2018-2020.

In apertura della seduta pomeridiana, è intervenuto in Aula il Presidente della Giunta regionale per un aggiornamento sulla trattativa in corso con il Governo nazionale per la richiesta di maggiore autonomia. Il Presidente della Giunta ha ricordato come settimana prossima il Tavolo del negoziato si riunirà a Milano e, prima di allora, il Governo si è impegnato a inviare una bozza di intesa quadro. Questo testo sarà consegnato ai Consiglieri che fanno parte del Tavolo così che sia possibile fornire al Governo eventuali osservazioni. Al termine dell’intervento del Presidente, è seguito un dibattito in Aula che ha coinvolto diversi esponenti dei vari gruppi consiliari.

Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi domani mattina alle ore 10 per l’ultima seduta della X legislatura: all’ordine del giorno ci sono ancora due progetti di legge, il primo che introduce modifiche agli articoli 38 e 39 della l.r. n. 27/2015 in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo con l’istituzione del codice identificativo da assegnare a case e appartamenti per vacanze, il secondo che definisce nuove misure di sostegno a favore delle emittenti televisive locali. A seguire la votazione sulla proposta di Risoluzione che sollecita interventi di miglioramento degli standard di tutela ambientale nella Lomellina, in provincia di Pavia. In conclusione di seduta, è prevista la relazione annuale del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione sull’attuazione e l’efficacia delle leggi regionali e le nomine dei revisori di alcuni ambiti territoriali e comprensori alpini di caccia e di alcuni consorzi di bonifica.

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