Luino | 27 Ottobre 2017

Luino, “Perchè è ancora in atto il commissariamento del Mons. Comi? Quale lo stato economico?”

"L'altra Luino" ha protocollato ieri un'interrogazione, firmata da Compagnoni, Nogara e Petrotta, che con tutta probabilità sarà dibattuta nel prossimo consiglio

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Nel prossimo consiglio comunale di Luino, riunitosi l’ultima volta il 30 settembre scorso, il gruppo de “L’altra Luino”, composto dal capogruppo Franco Compagnoni e dai consiglieri Enrica Nogara e Giovanni Petrotta, presenterà con tutta probabilità un’interrogazione, protocollata nella giornata di ieri, relativa al commissariamento del Monsignor Comi.

Ad aver affrontato l’argomento, nelle scorse settimane, dopo il caso della RSA di Agra, che è ormai pronta a chiudere i battenti (ndr, proprio in questi giorni gli ospiti vengono trasferiti in altre strutture), era stato il capogruppo lombardo del PD, Alessandro Alfieri, che chiedeva chiarimenti in merito. Già nel 2012, infatti, i problemi economici dell’ente avevano creato molto scalpore in tutto il territorio dell’Alto Varesotto, sia tra la popolazione che nel mondo politico, mentre oggi è il commissariamento a finire nel mirino.

Nell’interrogazione i componenti de “L’altra Luino” tracciano il quadro della situazione: “la Fondazione Mons. Gerolamo Comi – Onlus trae origine dalla depubblicizzazione dell’IPAB Il “Pio Ricovero Mons. Gerolamo COMI per i vecchi poveri abbandonati”. Premesso questo, aggiungono i tre consiglieri di minoranza “si tratta di un presidio polivalente che dispone di servizi residenziali (140 posti letto accreditati e a contratto nella Residenza Sanitaria Assistenziale e 31 posti letto accreditati e a contratto nel nucleo Alzheimer), semiresidenziali (Centro Diurno Integrato 10 posti accreditati e a contratto) e reparto solventi (13 posti autorizzati)“.

Detto questo, vengono fatte altre considerazioni, anche relative all’indennità mensile del commissario straordinario: “Nel novembre del 2012 l’allora Asl di Varese ha disposto lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione della Fondazione nominando un Commissario Straordinario (deliberazione del Direttore Generale n° 637 del 19/11/2012), per poi rinnovare nel maggio del 2013 l’incarico semestrale attribuendo al Commissario Straordinario l’indennità mensile onnicomprensiva di 4.550 € lordi”.

Evidenziando che “l’Ente è tuttora amministrato dallo stesso Commissario Straordinario, responsabile della struttura e suo legale rappresentante” e che “la durata del Consiglio di Amministrazione, da Statuto dello stesso Ente, è fissata in quattro anni“, Compagnoni, Nogara e Petrotta, chiederanno al sindaco Andrea Pellicini e al presidente del Consiglio Davide Cataldo, interrogando la giunta, “per quale motivo il commissariamento sia ancora in atto a oltre quattro anni dal suo avvio e quale sia stato l’andamento economico patrimoniale dell’Ente durante il periodo di commissariamento“.

(Foto © varese7press.it)

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