25 Maggio 2016

Luino, lettera in redazione di un commerciante: “Bene la proposta di pedonalizzare via Veneto, ma…”

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La proposta del sindaco di Luino, Andrea Pellicini, di pedonalizzare il centro cittadino non ha lasciato indifferente né la popolazione, che a lungo ha dibattuto sui social network, né alcuni commercianti. A scrivere una lettera alla redazione è proprio un gestore di un bar luinese, Filippo Montesanti, che, oltre ad analizzare la situazione del commercio e del turismo nel paese lacustre, è favorevole ad una potenziale pedonalizzazione di via Vittorio Veneto. Ecco i contenuti della missiva.

Filippo Montesanti, commerciante e gestore del "Caffè Marconi" a Luino

Filippo Montesanti, commerciante e gestore del “Caffè Marconi” a Luino

Luino, lettera in redazione di un commerciante: “Bene la proposta di pedonalizzare via Veneto, ma…”. Ho accolto positivamente la proposta del sindaco Pellicini che ha lanciato l’idea di pedonalizzare la via Vittorio Veneto, cercando l’appoggio dei commercianti. Io ho un bar di fronte alla Stazione ferroviaria, ma credo che sarebbe una decisione epocale per tutta Luino quella di avere una parte del centro destinata alle persone, alle famiglie e ai tanti turisti che potrebbero arrivare. Sarebbe un’occasione unica per far vivere di più il centro e per far smuovere le acque, cercando di attrarre più turisti possibili e anche cittadini dei paesi limitrofi a Luino, o residenti dall’altra parte del lago. Creare una zona “arredata” ad hoc nelle vie centrali, un centro nevralgico per lo shopping, inserendo del verde, panchine e magari anche una fontana centrale. Certo, ci sarebbe il problema legato ai residenti, ma sarebbe risolvibile utilizzando tutti gli strumenti urbanistici a disposizione. Sicuramente si troverà qualche luinese non contento per questa idea, ma secondo me un’amministrazione deve rischiare e pensare in grande. Così, dopo i lavori di abbellimento del lungolago anche le vie centrali hanno bisogno di una riqualificazione. Le modifiche alla viabilità, secondo me, dovranno essere studiate ed analizzate capillarmente con gli esperti del settori, architetti ed urbanisti, e il mercoledì del mercato potrebbe essere un buon banco di prova.

Questa misura potrebbe rilanciare non solo il turismo, ma anche il commercio, che da anni a Luino continua a peggiorare. Le colpe sono da attribuire a tutti: in primis a noi commercianti, poi all’ASCOM ed, infine, anche al Comune. Il problema è la mancanza di condivisione e la volontà di far rete tra di noi, incontrarsi o fare riunioni. Gli eventi e le iniziative sono singole, o di poche commercianti che riguardano solo poche vie e piazze. Non c’è un’unione di intenti tra tutti i commercianti perchè ognuno guarda solo al suo orticello. Una collaborazione più concreta sarebbe più proficua per tutti. Io, nel mio piccolo, cerco di dare ai clienti un servizio vantaggioso, ma questo non basta. Da anni, infatti, provo ad aiutare sia le associazioni sportive che la cittadinanza attraverso la sponsorizzazione di manifestazioni, un dare per ricevere. Se lo facessimo tutti, commercianti, ristoratori, albergatori, sarebbe un altro buon punto di partenza. Noi per primi dovremmo cominciare ad esporre i problemi quotidiani a chi di dovere. E’ importante istruire i commercianti, farli sentire parte di un sistema e, soprattutto, far capir loro quanto siano importanti l’altruismo e la disponibilità per organizzare eventi ed iniziative sul territorio.

Da qui si potrebbe partire per attrarre maggiormente i turisti che dobbiamo necessariamente trattare alla pari rispetto ad un cliente luinese. Lo straniero non è una preda da spolpare, ma bisogna “coccolarlo”. E’ lui l’unico che ci può aprire le porte al mondo, facendo passaparola nella propria città. Un altro aspetto è quello di garantire ed assicurare una maggior qualità del servizio. Fortunatamente sul territorio abbiamo il Centro Formazione Professionale che insegna a tanti ragazzi il mestiere nel settore bar. Dovremmo essere più professionali anche in questo senso: la situazione dei bar e dei ristoranti a Luino, nel corso degli anni, è cambiata ben poco e la mentalità è quella di una volta. Il turista e le sue esigenze, invece, sono cambiate a causa dell’inflazione e del lucro, che hanno portato ad un calo sostanziale delle entrate. Trovo assurdo alzare i prezzi il mercoledì del mercato, avere due liste diverse. Penso che dovrebbero esserci più controlli in questo senso. I commercianti a volte alzano i prezzi per sopperire ad un calo di vendite riuscendo a guadagnare grazie ai frontalieri. Se ci guardiamo intorno, però, a Cannobbio o nel medio basso Verbano, la situazione è diversa. Dovremmo prendere spunto dai luoghi e paesi che sono riusciti a far del turismo la loro marcia in più, perchè in questo modo hanno incentivato anche il commercio. Visitare e rubare i loro segreti e metterli in pratica nella nostra Luino.

Un’altra cosa che penso sia assurda, per un paese che si dichiara a vocazione turistica come Luino, è quella di trovare tanti negozi chiusi nella giornata di domenica. Perchè non iniziamo a tenere aperte tutte le attività proprio la domenica? Lo so ci sarebbero dei costi maggiori, siamo d’accordo, e le prime domeniche i guadagni non andrebbero neanche bene. Ma ci pensate a medio-lungo termine, con la voce che si sparge nelle nostre zone e nel Canton Ticino, come potrebbero cambiare le cose in positivo? Io un tentativo lo farei e deve essere il comune a dare l’esempio: come si fa a tenere chiuso l’Ufficio turistico di domenica? Bisogna riorganizzare gli orari dei dipendenti pubblici, dare loro qualche giorno in più d riposo durante la settimana, ma non il mercoledì, quando dovrebbero fare orario continuato ed andare a casa prima, e la domenica. Un turista straniero che vuole visitare Luino di domenica a chi chiede le informazioni? Per sviluppare il turismo e il commercio è necessario avere persone del settore, competenti, che capiscano realmente e concretamente come sviluppare il territorio.

Servono un’attenzione a capire come gira il mondo oggi e un po’ di coraggio per provare strade nuove. A questo si dovrebbero aggiungere anche degli incentivi da parte del Comune stesso, magari dando gratuitamente l’occupazione di suolo pubblico alle attività presenti in centro. Il ringiovanimento di idee, della classe commerciale e di investitori privati, che vengono da fuori, deve partire dall’amministrazione comunale che deve dare un segnale preciso, un input che possa permettere lo sviluppo di altre attività in loco. Prima ancora dovrebbero essere Stato e Regioni che, come già stanno facendo in parte tramite bandi europei, dovrebbero provare a investire su queste zone turistiche in sinergia con i sindaci, che devono farsi trovare pronti ed attenti a tutte le possibili strade da intraprendere.

Iniziamo a creare un gruppo di lavoro, insieme all’amministrazione comunale, per trovare insieme le mosse da attuare e rilanciare finalmente il nostro paese. Spero che i commercianti e gli imprenditori del settore si facciano avanti, per il bene comune.

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