In vista del prossimo consiglio comunale, che si terrà il 29 ottobre, i consiglieri comunali “#Luinesi”, Alessandro Casali e Davide Cataldo, hanno presentato oggi un’interrogazione “in merito alla partecipazione del Comune di Luino al bando 245/2021 del 15/01/2021 di Regione Lombardia ‘interventi finalizzati all’avvio dei processi di rigenerazione urbana‘”.
Da quanto si apprende, il bando di Regione Lombardia metteva a disposizione de Comuni lombardi ben cento milioni di euro a fondo perduto e in concorrenza fino al 100 % delle spese sostenute per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana. Per partecipare al bando, il Comune di Luino ha inoltrato la domanda, che non è stata ammessa dal Pirellone, nonostante Regione abbia più volte differito i termini di presentazione e di integrazione delle domande, con l’obiettivo di fare in modo che tutti potessero verificare e integrare la propria domanda di ammissione fino a settembre 2021.
“Lo scorso 6 settembre – spiegano Casali e Cataldo – Regione Lombardia ha inviato agli Enti che non avevano ancora integrato con tutta la documentazione necessaria le domande di partecipazione, la richiesta di provvedere entro e non oltre cinque giorni mediante la piattaforma bandi online, pena la non ammissibilità della domanda secondo quanto stabilito dal bando”. Purtroppo, però – sottolineano ancora i due consiglieri #Luinesi -, la domanda di partecipazione al bando in oggetto del Comune di Luino non è stata ammessa alla valutazione di merito dei progetti, con la seguente motivazione: “A seguito del D.d.u.o n° 8261 del 16/06/2021 di ‘Riapertura dei termini del bando (…) la domanda non è stata integrata con il provvedimento assunto in data antecedente alla data di presentazione della domanda o comunque alla data del 12/03/2021′”.
E così, continuano i due consiglieri di opposizione, “il Comune di Luino ha perso la possibilità di presentare i propri progetti per ottenere il finanziamento, che veniva concesso nella forma del contributo a fondo perduto, fino al 100% delle spese ammissibili, per un massimo di 500mila euro che avrebbero consentito il recupero, riqualificazione e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili di proprietà pubblica, tra cui anche interventi di eliminazione barriere architettoniche, di prevenzione dei rischi naturali, tra cui il rischio idrogeologico e sismico, di riqualificazione energetica e acustica e anche la riqualificazione di spazi pubblici e di aree verdi urbane e miglioramento dell’accessibilità e della mobilità”.
“Chiediamo conoscere – concludono Alessandro Casali e Davide Cataldo -, quali siano state le cause della mancata integrazione della documentazione istruttoria nei termini richiesti che hanno fatto perdere all’ente la possibilità di presentare i propri progetti non accedendo neanche alla valutazione di merito degli stessi e generando questa grave perdita di contributo per il Comune di Luino”.
Per consultare integralmente l’interrogazione, cliccare qui.
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