L’amministrazione comunale di Luino interviene sul tema dei disagi legati ai lavori per la posa della fibra ottica, inserendosi nel solco delle segnalazioni già emerse anche in altri Comuni dell’Alto Varesotto. Una presa di posizione che si collega al dibattito territoriale sui ripristini stradali successivi agli scavi.
«L’amministrazione comunale di Luino condivide le proteste, espresse nei giorni scorsi dal sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, relative ai disagi provocati dai lavori per la posa della fibra», esordisce l’assessore al Territorio Francesca Porfiri.
«Non corretta gestione del cantiere, ripristini provvisori non eseguiti o eseguiti in maniera inadeguata con cedimenti che, creando buche e avvallamenti, compromettono il decoro urbano e l’integrità del patrimonio comunale – continua Porfiri -, espongono l’amministrazione a potenziali e seri rischi di responsabilità per danni a persone e cose, oltre a mettere in serio pericolo la circolazione veicolare e pedonale».
Nel corso dei mesi, l’Ufficio Manutenzioni del Comune di Luino è intervenuto più volte per segnalare a Open Fiber le situazioni critiche riscontrate sul territorio, chiedendo un controllo più attento sull’operato delle imprese esecutrici incaricate dei lavori. In diversi casi, a fronte della mancanza di riscontri alle segnalazioni, è intervenuta la Polizia Locale, che ha provveduto a emanare sanzioni amministrative nei confronti dei soggetti responsabili.
Non si tratta di una problematica recente. Già in passato il Comune era stato costretto a scrivere alle società responsabili, informando della situazione anche il Prefetto di Varese, per sollecitare i ripristini definitivi su scavi eseguiti da più di un anno, purtroppo senza nessun riscontro.
Alla base delle difficoltà vi è anche un quadro normativo che consente alle società incaricate delle opere per la fibra di non depositare le cauzioni che normalmente vengono richieste per la manomissione del suolo pubblico. In assenza del ripristino definitivo e in presenza di condizioni dell’asfalto che non permettono di rinviare la messa in sicurezza, il Comune è costretto a intervenire con fondi propri.
Questi interventi straordinari comportano la sottrazione di risorse alle manutenzioni e alla riqualificazione dei manti stradali già ammalorati in altre zone della città, con il rischio di contestazioni anche da parte della Corte dei Conti. Una situazione definita ormai insostenibile e che non riguarda solo Luino. Il problema coinvolge infatti numerose Amministrazioni comunali in tutta Italia, come dimostrano le molte notizie e prese di posizione pubbliche reperibili anche a livello nazionale.
Per questo motivo, l’Ufficio Manutenzioni, la Polizia Locale e l’assessore al Territorio Porfiri hanno convocato il rappresentante di Open Fiber per un confronto diretto su queste criticità. Qualora la situazione non dovesse cambiare, l’amministrazione si riserva di chiedere l’intervento del Ministero competente, facendo fronte comune con gli altri Comuni del territorio.
«La fibra ottica è un’importante innovazione, che garantirà una connessione ultraveloce, sicura, in grado di rispondere alle sfide digitali di domani; purtroppo, la sua implementazione sul territorio è spesso caotica e mal gestita dalle società incaricate, creando tensione tra la necessità di progredire digitalmente e i disagi, i danni materiali provocati dai lavori», afferma il consigliere Giuseppe Cutrì.
«L’auspicio è che Governo e Parlamento intervengano per dare ai Comuni e ai cittadini la possibilità di far valere i propri diritti, oltre a garantire i fondi necessari a ripristinare le condizioni di decoro e sicurezza, laddove gli operatori incaricati non intervengono correttamente e in tempi ragionevoli», conclude Cutrì.
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