(Foto di Lorenzo D’Angelo per Varesenoi.it) È una mattinata di fango, materassi bagnati, scatoloni impregnati d’acqua e tanta fatica condivisa, quella che si vive oggi a Induno Olona, nella frazione di Olona. Qui, tra le vie strette accanto al fiume, si prova a risollevarsi dopo il violento nubifragio che ha colpito il Varesotto nella serata di ieri, mercoledì 24 aprile, provocando frane e l’esondazione dell’Olona, ma fortunatamente dal punto di vista meteorologico, la giornata di oggi e quella di domani si sono miglioramento.
Il punto critico è stato individuato in via dei Molini Trotti, dove ventiquattro famiglie si sono ritrovate a spalare acqua e fango dai garage e dalle cantine allagate. Alcuni residenti, questa mattina, si sono rimboccati le maniche per aiutarsi a vicenda, cercando di recuperare il possibile e ripulire gli spazi comuni devastati dal maltempo.
«L’acqua arrivava al ginocchio, almeno settanta centimetri», racconta a Lorenzo d’Angelo di Varesenoi.it un uomo con le mani sporche di terra e un sacco nero pieno di vestiti inzuppati. «I garage sono stati sfondate in più punti, tutto è andato perso: lavatrici, mobili, ricordi. Ora ci chiediamo chi pagherà i danni». Un interrogativo che rimbalza da un condomino all’altro, mentre fuori dal cancello il ciglio della strada si riempie di oggetti irrimediabilmente rovinati.
Sul posto anche il vicesindaco Andrea Brenna e un consigliere comunale, venuti per ascoltare i cittadini e toccare con mano la situazione. In molti, tra i residenti, ricordano un episodio simile solo nel 2004, quando una frana mise in ginocchio l’intera zona. «Ci avevano promesso l’allargamento del ponte, ma non è mai successo nulla – spiegano – e oggi ne paghiamo le conseguenze».
Nel frattempo, i danni sono stati registrati anche in altri punti critici del territorio. A Induno Olona è stata evacuata la sede della Carlsberg, dove il personale è stato messo in sicurezza senza conseguenze fisiche. Anche lo stabilimento Lindt, che si trova poco distante, ha subito disagi dovuti alle infiltrazioni e all’acqua che ha invaso alcune aree produttive.
A confermare la gravità della situazione è stato il sopralluogo effettuato in mattinata dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha incontrato operatori della Protezione Civile e residenti per verificare direttamente le conseguenze dell’alluvione. Il governatore ha garantito attenzione e sostegno da parte delle istituzioni, sottolineando la necessità di interventi strutturali e preventivi.
Nel frattempo, resta chiusa via per Bregazzana, interrotta da una frana che ha interessato il versante a ridosso della carreggiata. Sul posto si sono recati l’assessore Raffaele Catalano, due pattuglie della polizia locale, tecnici comunali e geologi, oltre a squadre della Protezione Civile. Al momento l’unico accesso al borgo resta via Magnani.
Non si contano gli interventi effettuati dai vigili del fuoco: 32 quelli registrati in provincia di Varese nelle ultime 24 ore, di cui 5 proprio a Induno Olona. Tra le operazioni più complesse, il salvataggio di automobilisti rimasti bloccati nelle loro vetture e l’evacuazione di famiglie rimaste isolate nelle abitazioni sommerse dall’acqua.
«La situazione è critica – ha dichiarato il consigliere regionale Emanuele Monti – ma la risposta delle istituzioni è stata tempestiva. Continueremo a monitorare gli sviluppi e a sostenere le comunità colpite». Monti ha anche confermato che ANAS è al lavoro per riaprire già nella giornata di oggi il tratto della SS233 interrotto tra Ganna e Induno, nodo cruciale per i collegamenti con la Valganna.
«Ringrazio tutte le squadre dei Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e i volontari che stanno lavorando incessantemente per gestire l’emergenza. La priorità è la messa in sicurezza delle aree colpite e il ripristino della viabilità, in particolare sulla SS233, fondamentale per il collegamento della zona», ha continuato Monti.
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