Un grave lutto ha colpito la comunità varesina con la scomparsa improvvisa dell’architetto Raffaele Nurra. Il professionista, noto per il suo impegno nel settore della rigenerazione urbana, si è spento nelle scorse ore all’età di 62 anni, stroncato da un malore.
Nato il 23 aprile 1962, Nurra aveva fondato lo studio N15Atelier in piazza Marsala a Varese, dove portava avanti progetti di riqualificazione e sviluppo del territorio. Oltre alla sua attività professionale, era anche consigliere dell’Ordine degli Architetti e docente all’Università degli Studi dell’Insubria. La sua esperienza e la sua visione architettonica lo avevano reso un punto di riferimento nel settore.
Pur non avendo mai ricoperto incarichi elettivi, Nurra era una figura conosciuta anche nell’ambiente politico cittadino, stimatore dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. La sua passione per la musica, la cultura e il calcio, con una fede incrollabile per l’Inter, erano aspetti che lo caratterizzavano profondamente e che lo rendevano amato da amici e colleghi.
In queste ore numerosi messaggi di cordoglio stanno giungendo da chi lo ha conosciuto e stimato. Sui suoi profili social, Nurra si definiva con parole che oggi risuonano ancora più significative: «Leale sempre. Ubbidiente mai. Interista Cartesiano e Cardiopatico. Serenamente inquieto».
Nonostante fosse un uomo di mondo, da sempre è stato ed era legato a Marchirolo, paese in cui è cresciuto. I parenti, i tanti amici e conoscenti lo stanno ricordando con grande affetto, dolore e tristezza: i funerali verranno celebrati giovedì 13 marzo alle 15.30 nella Basilica di San Vittore a Varese, preceduto alle 15 dalla recita del rosario.
«Non conoscevo personalmente Raffaele Nurra ma la sua persona, lo dimostrano i molti commenti di cordoglio sui social dei nostri concittadini, è molto legata a Marchirolo, dove è cresciuto assieme al resto della sua famiglia. È stato certamente un elemento importante per la nostra comunità, generoso ed acuto non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. Le condoglianze dell’amministrazione, di Marchirolo tutta, vanno ai suoi cari, alcuni dei quali sono ancora a vivere qui nel nostro paese. A Dio, caro Raffaele», commenta il primo cittadino Emanuele Schipani.
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