Mesenzana | 28 Giugno 2024

Mesenzana, inizia il quinto mandato del sindaco Rossi

Primo consiglio comunale dopo le Amministrative: Delli Gatti vicesindaco, Vidali assessore. Il messaggio ai cittadini: «Dialogo per spiegare le ragioni di tutte le nostre scelte»

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Primo consiglio comunale a Mesenzana dopo le elezioni di inizio giugno che hanno consegnato ad Alberto Rossi il quinto mandato alla guida del paese; terzo consecutivo dal 2014 ad oggi.

La seduta si è svolta nella serata di giovedì 27 giugno, con l’iter delle nomine riguardanti la giunta e con l’assegnazione delle funzioni ai consiglieri.

Confermati nei ruoli ricoperti durante il precedente mandato, Alessandro Delli Gatti e Federico Vidali, rispettivamente impegnati nei ruoli di vicesindaco e assessore della giunta Rossi. Per quanto concerne le competenze dei consiglieri: a Ferdinando Contini la delega alla Comunità montana; per Sara Daghetta i servizi sociali; Serena Filippone si occuperà del Bacino Imbrifero Montano (BIM); Orazio Zuretti della Protezione civile, e Mario Colabufo dei rapporti con la Provincia di Varese.

Massimiliano Pina, il più votato della lista Insieme per Mesenzana (26 le preferenze ottenute dal candidato alle urne) ha rinunciato, per motivi di lavoro, a far parte del consiglio comunale. Al suo posto entra Mattia Fortuna (7 preferenze ottenute). Definite, infine, anche due Commissioni: quella elettorale e quella per la nomina dei giudici popolari.

Alberto Rossi (502 i voti ottenuti dalla sua lista Per una Grande Mesenzana, contro i 118 voti andati alla lista Insieme per Mesenzana, guidata dal candidato sindaco Ferdinando Contini) ha espresso soddisfazione, dopo il giuramento, per la sua riconferma.

Due i punti messi al centro del suo discorso d’insediamento: «L’importanza di fare squadra in una fase storica segnata da criticità economiche, e dalla conseguente difficoltà ad accedere a contributi esterni per portare avanti i progetti dell’amministrazione»; e poi una promessa: «Lavorare, come abbiamo sempre fatto, per il bene del paese, lasciando a casa interessi e problemi personali, e cercando di mantenere vivo un contatto tra l’ente pubblico e le persone, così da spiegare le ragioni di tutte le nostre scelte, comprese quelle meno popolari».

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