Un futuro per l’area delle ex Fornaci di Caldè, a Castelveccana. Ci sta pensando la società proprietaria del terreno che si estende per circa 120mila metri quadrati sotto la Rocca di Caldè, ma il tema coinvolge da vicino anche l’amministrazione comunale, e di conseguenza interessa anche a cittadini e turisti.
La novità è nel progetto affidato dai proprietari del sito ad un rinomato studio di architettura con sede a Milano. Tra le linee guida del piano c’è la creazione di strutture ricettive e turistiche, ma c’è anche la premessa posta dal Comune, grazie al fatto che il recupero del comparto delle ex Fornaci è inserito nel Piano di governo del territorio, strumento urbanistico in mano agli amministratori.
La premessa, come spiega il sindaco Luciano Pezza, ruota attorno all’enorme valore naturalistico del sito, e alla necessità che sia alla portata di tutti: «Le intenzioni della proprietà sono buone, perché le strutture ricettive sono richieste e creano posti di lavoro, ma sarà fondamentale garantire anche la realizzazione di una zona pubblica sul lago, con spiagge attrezzate e altri servizi».
A livello tecnico il progetto parte da uno studio geologico sulla sicurezza dell’area. E’ prematuro parlare di tempistiche per quanto riguarda la trasformazione del sito, in disuso dalla fine degli anni Sessanta, quando sotto la Rocca cessò la produzione di calce di pregio, impiegata anche per gli stucchi del Duomo di Milano. Ma il fatto che dei professionisti siano al lavoro per ridare al sito un ruolo attivo nella vita del paese, è sicuramente di buon auspicio.
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