Varese | 19 Settembre 2023

Valceresio, operaio travolto da una frana in cantiere: «Servono nuove prove»

La decisione del giudice nel processo per lesioni colpose relativo a fatti del 2016. Si cercano risposte sull’inclinazione del terreno, che per la vittima dell’incidente, un 44enne, non era regolare

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A dicembre saranno trascorsi 7 anni dall’incidente sul cantiere che ha cambiato la vita ad un operaio albanese di 45 anni, ora parte civile in un processo dove i legali rappresentanti delle aziende coinvolte in quei lavori, al confine tra Valceresio e Canton Ticino, e il coordinatore della sicurezza sul luogo dove è avvenuto il fatto, devono rispondere di lesioni colpose e violazione delle norme indicate dal testo unico sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori (qui i dettagli).

L’uomo, in quel giorno di dicembre del 2016, era impegnato nella costruzione di un nuovo collegamento ferroviario tra Varese e la Svizzera. Si trovava in una buca, quando il terreno sopra la sua testa franò all’improvviso, colpendolo e facendolo svenire. L’operaio fu trasportato in elisoccorso all’ospedale, dove gli fu diagnosticata la frattura dell’anca, insieme a diversi altri traumi. 

Danni che hanno impedito al lavoratore di proseguire la sua attività professionale, con la conseguenza del licenziamento arrivato nel 2019. Per potersi esprimere sulle eventuali responsabilità degli imputati, il Tribunale di Varese ha deciso di acquisire ulteriori elementi, rispetto a quelli emersi fino a qui nel corso del dibattimento, tra cui la tesi difensiva secondo la quale quello scavo era perfettamente regolare, e nemmeno particolarmente profondo. L’operaio 44enne ritiene invece che se l’inclinazione delle pareti fosse stata rispettata, in base ai parametri di riferimento, la caduta di materiale non gli avrebbe causato traumi gravi come quelli riportati. 

Il giudice ha quindi deciso di approfondire le questioni tecniche, affidando il compito ad un ingegnere che si esprimerà su aspetti quali la corretta inclinazione della scarpata e la compattezza del terreno. L’odierna persona offesa, nell’attesa di capire se la giustizia gli riconoscerà un risarcimento per i danni patiti, ha cambiato lavoro e ottenuto dall’Inail una invalidità del 25%. 

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