Era il mese di marzo quando, al Parco Giona di Maccagno, sono iniziati i primi interventi sugli alberi presenti nella vasta area verde a borgo lago amata non solo dagli abitanti del luogo ma anche da numerosissimi visitatori.
La gran parte delle piante, infatti, aveva subito diversi danni a causa degli episodi di maltempo che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni – come quello del 2019 che aveva distrutto parte della vegetazione – e la scelta dell’amministrazione comunale, anche per tutelare il più possibile la sicurezza dei tanti cittadini e turisti che scelgono il parco per trascorrervi le giornate della bella stagione, è stata quella di avviare un monitoraggio delle alberature e di procedere poi con una potatura e un abbattimento di alcune di esse.
Con l’avvicinarsi dell’autunno, è dunque giunto il momento di passare a un’ulteriore fase – che proseguirà anche nei prossimi anni –: quella della sostituzione degli alberi con una prima cinquantina di nuove essenze diverse (tigli, aceri, pioppi, castagni, querce, platani, salici, bagolari, ontani, sambuchi, cotinus) che via via trasformeranno quest’area in una sorta di “oasi vegetale”.
«Poi andremo avanti – specifica il sindaco Fabio Passera – perché vogliamo, a rotazione, cambiare gli alberi più vecchi e preservare questo polmone verde che tutti ci invidiano, un’area di enorme valore che è indiscutibilmente il nostro fiore all’occhiello, unendo la bellezza alla sicurezza e al piacere di vivere a stretto contatto con la natura».
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