Gli episodi di maltempo e dissesto non incidono solamente sul terreno, ma anche su ciò che vi sta “sopra”, come gli alberi. Sono infatti diversi, anche nell’alto Varesotto, in questi ultimi anni, gli eventi che hanno causato ingenti danni alla vegetazione.
Nell’estate del 2019, ad esempio, il patrimonio arboreo del Parco Giona, a Maccagno con Pino e Veddasca, è stato in parte distrutto e, da subito, si è pensato a un progetto per riportare l’area, molto amata e frequentatissima soprattutto nella bella stagione, al suo splendore di “oasi verde”.
«L’idea era davvero di partire subito con gli interventi – spiega il sindaco Fabio Passera – ma i lavori sul torrente Giona, con i detriti depositati per tanto tempo accanto al bagnasciuga, ci hanno costretto ad aspettare. Ma ora è finalmente giunto il momento».
Da lunedì, infatti, cominceranno i lavori di cura e manutenzione, a partire dalla potatura di settantacinque alberi, per renderli più sicuri in vista dell’estate, e dall’abbattimento di altri dodici, di cui metà già morti e metà oramai irrimediabilmente compromessi dal punto di vista biologico o relativo alla stabilità.
Un’opera da circa 23mila euro della quale si occuperà un gruppo di arboricoltori incaricati, appartenenti a diverse ditte, che effettueranno man mano ulteriori valutazioni osservando la struttura degli alberi e decidendo caso per caso come intervenire. Ma non ci si fermerà qui.
La prima fase del lavoro, iniziata lo scorso anno, ha riguardato il censimento di tutti gli alberi presenti nel parco, con lo scopo di valutarne le condizioni: da qui è emerso che la quasi totalità degli esemplari ha gravi problemi che incidono sulla loro stabilità e anche sul loro valore paesaggistico. Ecco dunque il passaggio alla fase operativa di rinnovamento che vedrà anche, a partire da questo autunno e nel corso dei prossimi anni, la progressiva sostituzione delle piante esistenti con nuove essenze, almeno una cinquantina, di pari passo con nuovi abbattimenti e il mantenimento degli alberi rimasti.
«Lo scopo del percorso scelto – chiarisce l’amministrazione – è quello di ricreare un parco con alberi belli, sicuri, efficienti dal punto di vista ambientale e che necessitino di una gestione poco onerosa» anche dal punto di vista dell’apporto idrico: quello della siccità, infatti, è un problema che si riflette anche su questo ambito e che non può non esser preso in considerazione quando si pensa a interventi sul verde pubblico.
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