Canton Ticino | 6 Agosto 2023

Qualità dell’aria in Canton Ticino: incidono i cambiamenti climatici

Condizioni atmosferiche favorevoli all'accumulo di sostanze inquinanti, in particolare a causa dei frequenti periodi di stabilità. Ma lo smog acuto non ha raggiunto livelli critici

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«Le condizioni meteorologiche nel 2022 sono state molto spesso favorevoli all’accumulo di sostanze inquinanti, in particolare a causa dei prolungati periodi di stabilità atmosferica caratterizzati da tempo prevalentemente asciutto e assenza di vento». Lo fa sapere il Dipartimento del territorio ticinese, attraverso una nota dedicata alla qualità dell’aria nella regione, nel corso del 2022.

Questa condizione, tuttavia, non ha influito in modo significativo sulle medie annue del diossido di azoto, che durante lo scorso anno hanno mantenuto i livelli dell’anno precedente, «allungando una serie di minimi storici stabiliti durante gli ultimi anni con sempre maggiore frequenza. In questo senso – evidenzia il Dipartimento – si rileva che la riduzione delle emissioni ottenuta grazie al progresso tecnologico compensa sia le condizioni meteorologiche sfavorevoli sia il costante aumento del numero di veicoli in circolazione».

Capitolo ozono: il numero di ore nelle quali è stato superato il limite orario, è aumentato nel 2022 fino a segnare dei valori tra i più alti dall’inizio delle misurazioni, cioè dal 1864. «Di fatto – aggiunge il Dipartimento – si comincia a percepire gli effetti del mutamento climatico in corso: temperature medie sempre più elevate, scarse precipitazioni e aumento del numero di ore di irraggiamento». A conferma di ciò, ci sono i dati riguardanti l’estate 2022, una delle più calde dell’ultimo decennio oltre confine: «La seconda in assoluto in termini di numero di giornate tropicali e ore di soleggiamento, quest’ultimo un fattore cruciale per la produzione di ozono, che ha favorito il superamento del limite di legge già a partire da inizio primavera e fino ad autunno inoltrato».

Aumento generalizzato anche per le medie annue delle polveri fini (PM10 e PM 2.5). Anche in questo caso l’aumento è legato principalmente «ad una maggiore frequenza di situazioni di stabilità atmosferica lungo tutto il corso dell’anno». Ma il bilancio, se si considerano i superamenti del valore limite giornaliero (50 µg/metri cubi) è positivo, con una «diminuzione generalizzata del numero di superamenti».

Per quanto riguarda lo smog acuto, infine, «nonostante le frequenti condizioni di stabilità atmosferica, il 2022 è trascorso in maniera positiva», in relazione a «livelli di polveri fini e di ozono potenzialmente più critici per la salute della popolazione».

(Foto di copertina: Repubblica e Cantone Ticino)

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