Cittiglio | 4 Agosto 2023

Cittiglio, ex Conceria: i soldi e il progetto per la bonifica

Il sindaco ringrazia la Regione per lo stanziamento di quasi 4 milioni di euro, e spiega come si procederà per la messa in sicurezza dell'area. "Bolle" per chiudere sotto terra le sostanze nocive

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Un anno di contatti e riunioni tra Comune, Regione Lombardia e tutti gli enti territoriali che si occupano di salvaguardia dell’ambiente, per arrivare a un punto di svolta che oggi Rossella Magnani, prima cittadina di Cittiglio, definisce «un ottimo risultato».

La Regione ha infatti stanziato quasi 4 milioni di euro per la bonifica della parte di ex Conceria Fraschini che si trova sul suolo cittigliese. Questo sulla base di un progetto presentato dal Comune e realizzato grazie al supporto di professionisti esterni all’ente.

Le linee guida del piano – arrivato alla fase esecutiva, cui seguirà l’assegnazione dei lavori – riguardano l’isolamento sotto terra delle sostanze nocive presenti nell’area, divisa tra Brenta e Cittiglio, e che su quest’ultimo lato risulta grande quasi come un campo da calcio. I detriti pericolosi per l’uomo – tra questi il cromo esavalente, presente in quantità definite “gestibili” dagli addetti ai lavori – verranno stabilizzati sotto terra e chiusi all’interno di “bolle” impermeabili.

Magnani ringrazia i tecnici di Regione che hanno seguito il Comune nell’iter burocratico, insieme all’assessore Giorgio Maione e al consigliere Giacomo Cosentino, e attende le gare per l’assegnazione dei lavori. Le procedure verranno riprese con l’arrivo dell’autunno, e l’amministrazione locale spera che i lavori veri e propri possano iniziare nel 2024.

Ma la vicenda dell’area abbandonata da anni è tutt’altro che chiusa, perché contestualmente allo sviluppo delle ultime fasi progettuali, il Comune dovrà pensare al futuro dell’area, che attualmente appartiene ad un privato e sulla quale verranno spesi soldi pubblici per un’azione di bonifica che è fondamentale e interessa la collettività.

Un destino che Cittiglio condivide con Brenta, dove le vicissitudini per arrivare alla bonifica sono state complicate dalle difficoltà affrontate dall’amministrazione Ballardin – che da più di un decennio si occupa della complessa questione – nel comunicare con la proprietà dell’ex Conceria.

Di recente però il Tribunale di Milano ha confermato che i soggetti a cui il sindaco aveva indirizzato un’ordinanza per chiedere la messa in sicurezza dell’ex Conceria, sono a tutti gli effetti i proprietari dell’area. Un verdetto arrivato a seguito di una sentenza del Tar che già aveva riconosciuto la legittimità dell’atto del primo cittadino, che grazie alle interlocuzioni portate avanti nel tempo con la Regione è riuscito ad assicurarsi lo stanziamento di 750mila euro per ripulire dalle sostanze tossiche la parte di ex Conceria presente sul suolo di Brenta.

«Ora che possiamo accedere all’area perché sappiamo chi sono i proprietari, assegneremo ad un geologo l’incarico di analizzare i materiali presenti nell’ex Conceria, e attraverso questo passaggio quantificheremo i costi effettivi degli smaltimenti, e capiremo se i soldi stanziati sono sufficienti per la futura bonifica, che speriamo possa cominciare già il prossimo anno».

Il responso del geologo arriverà a settembre, nel frattempo verranno avviate le azioni legali per il recupero dei soldi che saranno impiegati per bonificare l’ex Conceria. Il confronto su questo fronte riguarderà il Comune e i proprietari dell’area.

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