Il 4 maggio scorso Alessandro Maja, all’interno della sua casa di Samarate, ha tolto la vita alla moglie Stefania Pivetta e alla figlia Giulia, in preda ad un raptus di follia. Alla strage familiare si è salvato solo il figlio Nicolò, che dopo un mese di terapia intensiva e altri tre trascorsi in ospedale, è riuscito a tornare a casa.
Domani, venerdì 25 novembre, alle ore 11, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’associazione “Anemos“, in collaborazione con il Comune di Cremenaga, ha deciso di ricordare mamma Stefania e la figlia Giulia, inaugurando una panchina rossa, che sarà posizionata in un prato frequentato da genitori e figli, nei pressi del Municipio.
Alla cerimonia presenzierà proprio il figlio Nicolò, accompagnato dai nonni, che lentamente stanno cercando di tornare a vivere dopo questo dramma che ha radicalmente cambiato la loro quotidianità. Insieme alla famiglia ci saranno rappresentanti dell’amministrazione comunale di Cremenaga, della Protezione civile e delle forze dell’ordine.
«L’idea ci è venuta dopo aver chiesto al Comune di regalarci una panchina rossa da inserire nella scenografia al Teatro Sociale di Luino, in occasione della prima edizione del premio “Anemos” – commenta la presidentessa dell’associazione Anna Marsella -. Quindi il primo ringraziamento va a loro, al sindaco Domenico Rigazzi, alla consigliera Rosanna Di Nicolantonio e ai volontari che hanno realizzato la panchina».
«Successivamente abbiamo pensato, una volta terminato l’evento, di donare noi al Comune la panchina – conclude la presidentessa Anemos Lombardia -, con l’obiettivo di ricordare Stefania Pivetta e sua figlia Giulia. Siamo onorati di poter accogliere il figlio Nicolò e i nonni, che saranno con noi. Per questo invitiamo tutti i cittadini del territorio, non solo quelli di Cremenaga, a partecipare all’inaugurazione».
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