Luino | 18 Luglio 2022

Ospedale di Luino, «In un reparto oltre 30° gradi, troppo caldo per pazienti e operatori»

L'attivista politico, Gianfranco Cipriano, ieri in ospedale per il ricovero di un familiare, pone l'attenzione sulla criticità, facendo appello a sindaco e consiglio comunale

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Il tema dell’ospedale di Luino continua ad essere protagonista del dibattito in città, non solo tra i banchi del consiglio comunale, ma anche tra i cittadini, che sono i primi utenti della struttura sanitaria ad accorgersi delle potenzialità dei servizi e, sopratutto, dei problemi e delle criticità.

In questo caso, però, ad essere denunciata dall’attivista politico luinese, Gianfranco Cipriano, è una situazione relativa alle alte temperature all’interno dell’ospedale, in queste torride giornate estive. «Ospedale di Luino, quarto piano oltre 30 gradi. Nessun impianto di aria condizionata: come vivono degenti e operatori ogni giorno? Perché non arriva un bel controllo degli organi preposti e nessuno denuncia? Perché il presidente Fontana e il consigliere regionale Monti si vedono solo per lanciare proclami di buone notizie? Il timore di pestare i piedi a qualcuno pare la faccia da padrone, ma il senso civico dov’è? È questo il paese che vogliamo?».

Oltre al nosocomio, Cipriano segnala anche la mancanza di aria condizionata in un altro palazzo di importanza strategica fondamentale per Luino. «Pare possibile che Palazzo Verbania, dopo una costosissima ristrutturazione durata anni, non abbia le sale con aria condizionata – continua -? Ok, imperdonabile per la vecchia amministrazione, ma Bianchi? Cosa aspettiamo? Facciamo questo investimento o lasciamo questo patrimonio pubblico al degrado e inutilizzo?».

«Due situazioni con storie e presupposti completamente diversi ma accomunati dalla stessa reazione – va avanti ancora -. Totale indifferenza e quieto vivere. Quindi continuiamo a tacere o peggio lamentarsi alimentando discussioni ma solo quanto basta per non impicciarsi troppo…».

«Amministrare, per me, vuol dire avere in mano le redini e il governo della città. Vuol dire scegliere, migliorare, correggere e denunciare – commenta l’attivista politico luinese -. Soprattutto denunciare tutto ciò che il sistema non riesce a cambiare, ma che resta indispensabile cambiare. Il primo cittadino, ma anche tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine attuano controlli su strutture private, commerciali e non… Spero vengano fatti anche in strutture pubbliche di primaria importanza».

«Alcuni autorevoli membri di Palazzo Serbelloni, l’avvocatessa e assessore Sonnessa, l’avvocato e consigliere ex sindaco Andrea Pellicini e l’avvocato consigliere candidato ex sindaco Furio Artoni, dato il loro ruolo, impiego e capacità… perchè non denunciano o segnalino nelle sedi opportune inefficienze così palesi?», conclude Cipriano.

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