Una contadina con dei fiori in mano e il suo uomo accanto. Sono loro i nuovi “custodi del ponte” della pista ciclopedonale che collega Ghirla a Cunardo. La coppia, nata dalla lavorazione e decorazione di alcuni pezzi di legno, è solo l’ultima delle diverse installazioni – tutte realizzate con materiali di scarto, destinati alla distruzione o all’abbandono – che portano la firma di Mario Castiglioni, ex tipografo in pensione, originario di Tradate ma residente in Valganna.
I custodi fanno da richiamo a “Il sabato del villaggio” di Leopardi e “Il comune rustico” di Carducci, ma sono anche un omaggio agli spettacoli del gruppo folkloristico locale “I Tencitt” che l’inventore – 72 anni a settembre – segue con passione da un ventennio. Ad ogni modo, non chiamatela opera d’arte perché Mario non si considera uno scultore: «Le mie sono cose minimali, nascono dall’ispirazione del momento. Non sono un amante dei bar, né delle carte. E questo, di conseguenza, è il mio modo per passare il tempo».
La ciclopedonale, però, non è un luogo scelto casualmente. Mario se ne prende cura da almeno due anni: «C’era il lockdown – racconta – e in tele non davano niente di interessante. A stare in casa si diventava matti, così ho iniziato a recuperare materiale di risulta e a mettere in pratica le idee che mi venivano di volta in volta». Tra queste ci sono altre installazioni in legno – una riproduzione di Pinocchio, un totem, un pupazzo di neve, collocati sempre lungo la ciclabile – ma anche una casetta dei fumetti, posizionata sulla pista, nei pressi di una panchina verde: «L’ho realizzata – aggiunge il 71enne – per mettere in risalto un’arte che ha la sua dignità, e che non va considerata come arte di serie B». Un messaggio veicolato sia ai piccoli lettori che a quelli adulti, mettendo a loro disposizione numeri di Topolino e di Tex.
Tra le attività con cui Mario ama impiegare il proprio tempo libero ci sono anche il taglio dell’erba in alcuni punti della pista e l’abbellimento della pista stessa con composizioni floreali. Tutti modi per prendersi cura di un luogo particolarmente apprezzato dalle comunità di Valganna e Valmarchirolo, e più in generale da chi al binomio “sport e benessere” ama aggiungere il contatto con la natura.
Quanto all’arte, il pensionato creativo tiene a sottolineare l’essenzialità grafica che contraddistingue il suo tratto: «Un po’ come quella della famosa Linea del Carosello, dove erano forme e curve a generare i personaggi. Un concetto che oggi viene espresso attraverso gli smile, le faccine utilizzate nelle chat». Ed è proprio tramite un sorriso, di quelli spontanei e non sotto forma di emoticon, che si concretizza – ne siamo certi – la prima reazione di chi – passeggiando sulla ciclabile – si imbatte nei nuovi “custodi del ponte”.
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