Luino | 3 Dicembre 2021

Luino, nonostante i tentativi di collaborazione si va verso la chiusura della Pro loco

L'annuncio in un commento sui social del presidente Cerruto, beni in liquidazione. Il tema è stato dibattuto in consiglio. L'assessore Botta: "Auspichiamo un'assemblea"

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Dopo quasi un anno di silenzio a Luino si torna a parlare di Pro loco: gli ultimi aggiornamenti risalgono a dicembre 2020, quando l’amministrazione comunale e il presidente Giuseppe Cerruto, si erano incontrati in due diversi momenti per progettare insieme il futuro ed una nuova collaborazione, che era venuta meno tra le parti durante il mandato dell’ex sindaco Andrea Pellicini.

E così, allora, Cerruto aveva presentato i punti programmatici, con richieste ben delineate per avviare una seria collaborazione. La popolazione aveva reagito positivamente a questa nuova fase, visto che nel 2019 Cerruto e il consiglio direttivo della Pro loco avevano dato il via allo scioglimento dell’associazione, rinviandolo poi, nell’ottobre dello stesso anno, al post elezioni amministrative nell’ottobre 2020.

Oggi, però, la situazione sembra ormai compromessa e lo si è evinto da alcuni commenti che il presidente Giuseppe Cerruto ha scritto sui social network, nello specifico su un gruppo locale di Facebook, nel quale annuncia che la Pro loco è stata messa in liquidazione e sarà chiusa entro fine anno.

Si era tentato di instaurare un rapporto costruttivo, subito dopo le elezioni – ha scritto Cerruto -, ma purtroppo la distanza di vedute tra i membri della Pro loco e la nuova amministrazione non hanno permesso di raggiungere gli obiettivi. L’assessore (Botta, ndr) e l’amministrazione hanno preferito dare continuità al passato di conseguenza, non essendo in linea con il nostro progetto di promozione locale ed in virtù del mandato datomi dall’assemblea straordinaria del 6 luglio 2019, è stata individuata un’associazione a cui donare le attrezzature. Sono già stati depositati gli atti e il 31 dicembre la Pro loco di Luino cesserà la sua attività“.

E così il tema è stato oggetto di discussione in consiglio comunale, dove il consigliere di minoranza (#Luinesi), Davide Cataldo, ha chiesto chiarimenti all’amministrazione: “Ho letto la dichiarazione sui social network del presidente o ex presidente della Pro loco, Cerruto, che ha annunciato lo scioglimento e la liquidazione della stessa entro fine anno. Dietro la Pro loco c’è una storia: l’ex amministrazione, la nostra, non ha avuto un rapporto idilliaco con l’associazione ed il presidente. A dicembre scorso ero felice quando ho letto che si era ritrovata la volontà di collaborare, tanti belli intenti con una nuova programmazione. Cerruto dichiarava di voler ritirare dimissioni e scioglimento, anzi alla fine dell’anno scorso cercavano su Facebook anche nuovi iscritti”.

Oggi, però, ad un anno di distanza – continua Cataldo -, questa doccia fredda. Non vorremmo tornare a gennaio in consiglio senza Pro loco, e per questo mi piacerebbe sapere cos’è successo in questi mesi tra la Pro loco e l’amministrazione. Come mai si sono rovinati i rapporti? Cos’è accaduto? Spero che il sindaco intervenga a breve: è vero che si tratta di un’associazione separata dal Comune, ma è un bene prezioso per la comunità. Non si può chiudere la Pro loco”.

Cataldo, poi, ha lanciato un appello al primo cittadino, affinché chieda a Cerruto, a nome del consiglio comunale, di indire un’assemblea pubblica per far proseguire la storia della Pro loco. “Se questo non verrà fatto in fretta credo che post liquidazione e chiusura sarà molto difficile farla ripartire da zero”.

A rispondere al consigliere dei “#Luinesi” è stata la diretta interessata, l’assessore alla Cultura Serena Botta: “A noi è molto cara la Pro loco e le parole dell’ex presidente Cerruto testimoniavano il forte impegno dell’amministrazione nel ricostruirla. Sappiamo quanto sia fondamentale avere una Pro loco attiva sul territorio. Tra Zoom, lockdown, zone rosse e in presenza, ci sono stati ben nove incontri ai quali hanno partecipato anche il sindaco Bianchi, la vicesindaca Sonnessa, il consigliere Portentoso e la segretaria comunale. Abbiamo proposto una convenzione che prevedeva la realizzazione di una sede ufficiale e un accordo di partenariato, a fronte di una proposta di eventi che avremmo concordato. Purtroppo non siamo riusciti a siglarla, con grande rammarico”.

Abbiamo chiesto già all’ex presidente di indire una nuova assemblea pubblica – ha continuato Botta -, sperando di trovare una soluzione e persone attive. Nell’ultimo periodo, oggettivamente, erano pochi i membri impegnati, nonostante i tanti soci presenti. Questo è alla base dei problemi dell’associazione”. Incalzata da Cataldo, poi, Botta ha concluso spiegando di “non essere a conoscenza del motivo della rottura. Non lo so, ma se non si trova un punto di incontro credo che le responsabilità siano da entrambe le parti. Io ho fatto un esame di coscienza sul mio operato, ma abbiamo fatto il possibile, come amministrazione, ma non è stato sufficiente. Spero vivamente in questa assemblea e dare un futuro alla Pro loco, da parte nostra c’è massima collaborazione”.

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