Roma | 5 Novembre 2021

Agricoltura, il prezzo del grano continua a crescere

Gravi ripercussioni che vanno dal produttore al consumatore. C'entra il cambiamento climatico, che incide con conseguenze anche gravi sulla qualità dei terreni

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Per il quinto mese consecutivo l’aumento del costo del grano si conferma un problema di carattere europeo ed internazionale, con ripercussioni che vanno dal produttore al consumatore e che fanno il giro del continente; passando anche per l’Italia, uno dei pochi Paesi in cui il prodotto viene coltivato.

Grano tenero da macina e grano duro per la produzione di pasta sono da tempo i “sorvegliati speciali” sul mercato di riferimento, alterato soprattutto a causa dei cambiamenti climatici, tra grave siccità e piogge torrenziali che devastano i campi.

In Italia, da inizio luglio, si è assistito ad un rincaro di oltre l’80% del prezzo riguardante il grano duro. Il prezzo del pane è aumentato di dieci volte.

Coldiretti, in un report dedicato alla criticità, rileva che “un chilo di grano tenero in Italia è venduto a circa 32 centesimi mentre un chilo di pane è acquistato dai cittadini ad un valore medio di 3,2 euro al chilo con un rincaro quindi di dodici volte, tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito”.

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