Torino | 7 Maggio 2021

Giro d’Italia, si parte domani da Torino. EOLO-Kometa pronta al debutto

Per la prima tappa occhi puntati su Ganna. Il besnatese Ravasi torna alla Corsa Rosa dopo 3 anni: “Pronti ed emozionati. Cercheremo di onorare al meglio questo invito”

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Ventuno tappe da Torino a Milano, percorrendo in lungo e in largo tutta la penisola colorando di rosa città, strade, paesaggi e tifosi come nella migliore delle tradizioni: il Giro d’Italia numero 104 è ai nastri di partenza e l’emozione della vigilia è forte, nei cuori dei protagonisti e in quelli del pubblico del ciclismo che, nonostante le restrizioni dovute al Covid-19, saprà trovare il modo migliore di supportarli lungo questa nuova avventura sulle strade italiane.

Si inizia a pedalare da domani, sabato 7 maggio, con la prima cronometro individuale che attraverserà il capoluogo piemontese con un percorso di 8,6 chilometri nel centro cittadino e lungo le sponde del Po dove, certamente, il nome più atteso è quello di Filippo Ganna. Il verbanese, attuale campione del mondo della specialità contro il tempo e assoluto protagonista alla precedente edizione della Corsa Rosa, nell’ottobre scorso, avrà tutti i fari puntati su di sé: sarà lui a indossare la prima Maglia Rosa del Giro 2021?

La lunga battaglia per il simbolo del primato si prospetta comunque ricca di pretendenti, da Vincenzo Nibali che, dopo l’infortunio al polso avvenuto poche settimane fa e un recupero-lampo è riuscito a presentarsi al via, ai giovanissimi “outsider” che negli ultimi mesi hanno dimostrato di poter mettere nel sacco la “vecchia guardia” dei veterani. Tra loro spicca il ventenne belga Remco Evenepoel, che debutta sulle strade del Giro a nove mesi dalla brutta caduta avvenuta al Lombardia, ma sono sicuramente da tenere d’occhio anche il colombiano (cresciuto ciclisticamente in Piemonte) Egan Bernal con un Tour de France all’attivo, l’australiano Jay Hindley (secondo lo scorso anno alle spalle di Tao Geoghegan Hart) e il talento russo Alexander Vlasov.

Non mancherà poi la sfida anche per le altre maglie in palio, come quella Ciclamino valida per la classifica a punti: ci saranno Elia Viviani, Peter Sagan, il campione europeo in carica Giacomo Nizzolo, Caleb Ewan e Dylan Groenewegen – al rientro in gruppo dopo la squalifica inflittagli in seguito all’incidente avvenuto al Tour de Pologne nel quale l’olandese Fabio Jakobsen, anch’egli da poco tornato a gareggiare, ha subito gravi traumi – tra i migliori velocisti pronti a sfidarsi nelle volate.

Ma la Corsa Rosa rappresenta anche un debutto da sogno per la squadra varesina EOLO-Kometa, che ha ottenuto la wild card per partecipare al suo primo Giro d’Italia appena pochi mesi dopo la sua nascita. Tra gli otto portacolori del team, voluto e coccolato da Ivan Basso e Alberto Contador (che di vittorie qui se ne intendono entrambi parecchio), c’è anche il besnatese Edward Ravasi che torna a vivere l’esperienza della “corsa più bella del mondo nel Paese più bello del mondo” dopo tre anni dall’ultima volta.

“Siamo pronti – ci racconta il corridore varesino alla vigilia della Grande Partenza – Abbiamo fatto un buon avvicinamento a questo Giro e proveremo a onorare come merita l’invito che ci è stato dato. Siamo tutti emozionati perché la squadra è nuova e già al primo anno ci ritroviamo ad affrontare questa grandissima corsa. C’è questa aria sia di tranquillità che di emozione, per certi versi: certo, alcuni di noi hanno già corso dei Giri, ma per tutti, come squadra, è una cosa nuova”.

“Per me significa molto tornare al Giro d’Italia, – prosegue – perché arrivo dagli ultimi due anni nei quali non ho potuto disputare un grande giro a causa della rottura del femore. Con questa nuova squadra, ora, ho mille motivazioni in più e sono riuscito a finalizzare bene il lavoro di preparazione: è un po’ come quando, a scuola, fai i tuoi compiti e alla fine arrivi all’interrogazione conclusiva”.

Sulle aspettative Ravasi ci va cauto, ma senza nascondere la propria ambizione: “Sicuramente i primi giorni saranno un bivio: capirò subito se potrò puntare a qualcosa anche per quanto riguarda la classifica generale e, in ogni caso, ci saranno vari traguardi di montagna dove cercherò sicuramente di mettere in mostra le mie doti. Nell’ultima settimana, in particolare, ci sono tappe molto dure e, se devo dirne una, il mio sguardo è puntato sulla Abbiategrasso-Alpe di Mera: quel giorno (il 28 maggio, ndr) si passerà sul Mottarone e quelle sono strade che conosco bene, ci saranno sicuramente persone che verranno a vedermi e tifare per me”.

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