Milano | 15 Marzo 2021

Covid, vaccinazioni: “Figliuolo parta dalla Lombardia. Abbiamo bisogno del suo intervento”

Il commissario ha annunciato verifiche sullo stato delle operazioni nei singoli territori. Il Pd regionale torna all'attacco: "L'organizzazione è nel caos"

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“In Lombardia di pronto non c’è nulla”. Il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Fabio Pizzul e il capodelegazione in Commissione sanità, Samuele Astuti replicano così al presidente della Regione Fontana, che ha dichiarato che in Lombardia è tutto pronto per la vaccinazione di massa, aggiungendo che allo stato attuale “mancano solo i vaccini”.

“A mancare- attaccano in una nota i due consiglieri dem- non sono certo solo i vaccini ma è anche l’organizzazione. Ad oggi in Lombardia siamo solo al 28% del rapporto fra le dosi inoculate agli over 80 e la popolazione complessiva dello stesso cluster, mentre altre regioni hanno fatto molto meglio. Basti pensare al Lazio dove il rapporto è al 54% e alle Marche che sono al 46%.”

In totale, però, la Lombardia è la prima regione ad avere superato il milione di dosi somministrate, traguardo raggiunto nella giornata di ieri e scattato, nello specifico, con 1.028.550 inoculazioni, pari al 79% delle dosi consegnate.

Gli sviluppi della campagna non sono bastati, fino a qui, ad evitare le polemiche e gli attacchi politici che si sono susseguiti nelle ultime settimane a margine di episodi come i disagi negli spostamenti di tutti quegli over 80 che, per errore, hanno ricevuto l’invito a recarsi in un centro vaccinale distante anche quaranta chilometri dalla loro residenza, oppure l’ultimo, in ordine cronologico, risalente a quattro giorni fa, quando per un errore di sistema, novecento anziani – anziché seicento – si sono ritrovati in coda fuori dall’ospedale Niguarda: tutti in attesa della somministrazione del siero anti Covid (caso che ha fatto registrare una dura presa di posizione da parte del commissario incaricato dalla Lombardia per la gestione dell’emergenza, Guido Bertolaso, contro la centrale Aria, società controllata dalla Regione, responsabile per l’assegnazione degli appuntamenti).

“In Lombardia- concludono Pizzul e Astuti- l’organizzazione è nel caos e la campagna vaccinale procede con una lentezza non più sostenibile. Per questo chiediamo al generale Figliuolo, che ha dichiarato di voler verificare di persona lo stato dei lavori nelle diverse regioni, di partire da qui. Ce n’è davvero bisogno”. Un appello dello stesso tenore, sempre rivolto al generale Figliuolo, era partito nei giorni scorsi dal senatore dem Alessandro Alfieri, il quale dopo aver appreso la notizia delle parole pronunciate da Bertolaso, aveva invocato l’intervento del neo commissario nazionale nella gestione della campagna vaccinale lombarda.

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