Numerose persone, sabato mattina, hanno danneggiato la recinzione, entrando all’interno del campo sportivo di Cremenaga per giocare una partita, in barba a tutti i divieti e alle norme anti-Covid. A scoprire l’accaduto è stato il presidente della Lavena Tresiana, società che milita in Seconda Categoria, Luca Berardo, che gestisce la struttura sportiva. A riportare la notizia, nella giornata di ieri, Varesenoi.it.
Dalle prime ricostruzioni queste persone, senza mascherina e senza rispetto della proprietà altrui, hanno provocato diversi danni, piegando la recinzione che delimita il campo in sintetico, spaccando le bandierine a bordo campo e danneggiando gli striscioni. Un danno che deve ancora essere quantificato con precisione ma che sarebbe di migliaia di euro.
“Sabato mattina intorno alle 10 – racconta il presidente della Lavena Tresiana, Luca Berardo, a Varesenoi.it – sono passato per un sopralluogo in vista della ripresa dell’attività e mi sono accorto di un varco nelle recinzione. Un gesto pianificato: chi è entrato ha utilizzato una scala presa dal magazzino. Noi siamo fermi per il Coronavirus, ma in quel centro sportivo c’è tutta la nostra passione e il nostro cuore. Quello che è successo ci ha ferito profondamente perché tocca una realtà a disposizione della comunità. Chi ha fatto questo dovrà risponderne, chiediamo giustizia”.
Il presidente si è rivolto al sindaco del paese, Domenico Rigazzi, chiedendo di poter visionare le immagini dell’impianto di video-sorveglianza, che riprendono anche la zona tra parcheggio e struttura.
Le immagini sono state consegnate ai carabinieri della stazione di Ponte Tresa, ma da quanto si è appreso pare che alcune decine di persone, tra l’altro senza mascherine, sono entrati in campo per giocare a calcio. Gli accertamenti sono in corso ma alcuni delle persone sarebbero già state identificate dai militari dell’Arma.
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