La nevicata di lunedì scorso pur essendo stata meno consistente di quella di inizio dicembre ha comunque causato qualche disagio in diverse zone dell’alto Varesotto, con piante cadute e qualche ritardo o difficoltà nella pulizia di alcune strade, specialmente secondarie.
A darsi da fare, per dare una mano alle persone rimaste bloccate con la propria auto o senza la possibilità di poter provvedere da sé a spalare la neve fuori dalle proprie abitazioni, sono stati in molti. Tra di essi c’è anche Alessandro, un giovane di Lavena Ponte Tresa che, per tutto il giorno, ha imbracciato la pala e si è detto disponibile – tramite un post sui social network – ad aiutare i suoi concittadini.
Alessandro ha sedici anni e frequenta il terzo anno dell’istituto alberghiero al De Filippi di Varese: “Non è la prima volta che mi offro per questo genere di cose, capitano quasi ogni anno”, ci ha rivelato quando lo abbiamo contattato per farci raccontare qualcosa in più sulla sua iniziativa.
“Ieri la nevicata mi è sembrata abbondante e, uscendo di casa, mi sono reso conto che molte persone avrebbero potuto avere dei problemi con cancelli, stradine, davanti alla porta e ho pubblicato il post su Facebook: ho ricevuto diversi commenti, ma anche diverse chiamate. Così ho potuto aiutare una signora che non poteva fare sforzi – liberandole i cancelli e l’ingresso e spalando dal cancello al garage – e una vicina di casa che aveva bisogno di uscire con la propria auto”.
“Poi ho voluto pensare anche alla via in cui abito – ha proseguito Alessandro – e nel pomeriggio sono andato anche in piazzale Europa, dove c’è il parcheggio, e ho creato una sorta di corsia per agevolare l’uscita dei mezzi, compreso quello di mia madre. Mi sono riposato un po’ e dopo mi sono rimesso al lavoro nella mia via, ripulendo anche qualche varco chiuso dallo spazzaneve”.
Ha fatto tutto da solo, il giovane di Lavena Ponte Tresa, senza che nessuno glielo abbia imposto: un gesto concreto e assolutamente semplice, dettato unicamente dal desiderio di dare una mano al prossimo, non solo in occasione di una nevicata. Un esempio per i suoi coetanei? Alessandro ne è convinto: “Certo, qualcuno sicuramente a 15-16 anni avrà altri obiettivi – li abbiamo tutti – ma più siamo, più possiamo essere utili”.
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