È arrivata dopo tre anni l’assoluzione per una donna luinese che nel 2017 è rimasta coinvolta in un incidente stradale sulla SP51 nel quale ha perso la vita un motociclista 36enne di Chiavenna (Sondrio).
Come riporta il quotidiano locale La Prealpina, la decisione del Tribunale di Varese è arrivata ieri – giovedì 12 novembre – quando la giudice Alessandra Mannino ha pronunciato la sentenza di assoluzione per la 52enne.
È stato il pm Davide Toscani a formulare la richiesta di scagionamento per l’imputata, condivisa anche dall’avvocato difensore Massimo Masciocchi, sulla base degli atti processuali dai quali emerge che non è stata la condotta della donna a causare il drammatico incidente, ma che “fu il conducente della moto ad affrontare la curva a velocità eccessiva e a invadere la corsia opposta. Ed è stata probabilmente l’auto che seguiva a causare la morte“.
L’8 aprile 2017, infatti, la 52enne di Luino si trovava al volante della sua Toyota Prius quando il motociclista vi si schiantò contro prima di essere travolto da una Ford Fiesta che seguiva la Prius. A quanto si legge sulle colonne di Prealpina, il conducente dell’altro veicolo coinvolto non è mai stato indagato, mentre la donna – ritenuta l’unica responsabile – è stata rinviata a giudizio per omicidio stradale.
Esaminati tutti gli atti e le consulenze presentate, la giudice ha infine optato per scagionare l’imputata perché “il fatto non costituisce reato”, anche perché è emerso come questa viaggiasse a una velocità inferiore al limite di 70 km/h e non le si può attribuire una condotta colposa.
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