Luino | 1 Novembre 2020

Nasce “Uno sguardo nel bosco”, la rubrica dedicata alla fauna selvatica dell’alto Varesotto

Luinonotizie ospiterà gli approfondimenti del tecnico faunistico Riccardo Lattuada, dedicati alle specie più importanti del nostro territorio. Spesso sconosciute

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Vivere in un territorio che quotidianamente riparte dal contatto con la natura, nella moltitudine delle sue sfaccettature ed espressioni, prima ancora che i motori della produttività e della vita sociale accendano la giornata, è un privilegio assoluto.

E’ questa la prima e innegabile percezione di chi sceglie le valli dell’alto Varesotto per una gita fuori porta, e cade puntualmente prigioniero di stimoli sensoriali che si sovrappongono al cospetto di un monte, ammirando dall’alto un borgo circondato da distese verdi oppure raggiungendo l’ingresso di boschi che trasmettono quiete anche solo a seguito di una rapida occhiata.

La chiave interpretativa è l’osservazione, che si nutre però di ritmi lenti e troppo frequentemente incompatibili con le routine che scandiscono i giorni, gli impegni, gli spostamenti di chi popola questa terra di frontiera, impreziosita dai tratti morfologici che le appartengono e dal contesto geografico che la contraddistingue ma allo stesso tempo, inevitabilmente, schiava della contemporaneità.

Osservare per approfondire e capire, ritrovarsi ad apprezzare nel quotidiano la consapevolezza di ciò che ci appartiene e che si staglia nel variegato mosaico di terra, cielo e acqua in cui sono racchiuse le zone lacustri e montane del Luinese, della Valtravaglia, della Valcuvia e del Ceresio. Sono questi gli spunti che animeranno “Uno sguardo nel bosco“, la nuova rubrica nata dalla collaborazione tra LuinoNotizie e il tecnico faunistico Riccardo Lattuada, laureando in Produzione e gestione degli animali selvatici presso la Facoltà di Veterinaria dell’Università di Torino.

Una rubrica dedicata alla fauna selvatica dell’alto Varesotto, dai mammiferi agli uccelli, passando per rettili e anfibi, il cui intento si articola tra la necessità di valorizzare le specie più importanti dal punto di vista faunistico della realtà locale, e la volontà di trasmettere informazioni e spunti che possano arricchire di strumenti interpretativi chi “abita” il territorio, ma spesso non lo conosce appieno.

Specie come il Camoscio alpino presente il Val Veddasca o il Muflone, abitante misterioso della Valcuvia e della Valtravaglia, verranno raccontate ed illustrate attraverso fotografie e schede contenenti i concetti peculiari di ogni animale, per incuriosire i lettori e consentire loro di avvicinarsi ad un mondo poco conosciuto, se non del tutto nuovo. Ma comunque parte integrante e caratteristica delle nostre valli.

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