Lombardia | 21 Ottobre 2020

Lombardia, vaccini antinfluenzali: “È il caos, 500mila dosi ancora in attesa di certificazione Aifa”

I consiglieri De Rosa (M5S) e Astuti (Pd) dopo l'audizione di ARIA in Commissione Sanità: "Medici di famiglia, pediatri e centri vaccinali non hanno le dosi"

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“Sulla campagna antinfluenzale è ora di darsi una mossa. Solo a novembre arriveranno alle farmacie lombarde le dosi vaccinali destinate unicamente ai bambini e alle fasce deboli. Inoltre, sempre solo da novembre la Regione inizierà a occuparsi seriamente delle modalità di distribuzione dei vaccini sull’intera cittadinanza: è stato annunciato, infatti, da parte del DG Trivelli, durante l’audizione in Commissione Sanità, un incontro in Regione, per il 7 novembre con i rappresentanti delle farmacie”.

Con queste parole Massimo De Rosa, consigliere e capogruppo del M5S Lombardia, commenta i lavori della Commissione regionale Sanità che nella mattinata di oggi, mercoledì 21 ottobre, ha audito ARIA S.p.A., l’Azienda Regionale per l’innovazione e gli acquisti in merito alla gestione delle gare per la fornitura dei vaccini antinfluenzali nella campagna vaccinale 2020-2021.

“Nel frattempo, emergono problematiche legate alla mancata ricezione di vaccini da parte dei pediatri e dei medici di famiglia che, nell’area di ATS Milano Città Metropolitana, in gran parte non avrebbero ancora ricevuto le prime dosi minime. Il centrodestra ha messo in naftalina la Lombardia del fare”, prosegue De Rosa.

“Le carenze legate alla distribuzione e all’organizzazione della campagna vaccinale, confermate questa mattina sono preoccupanti. Per l’emergenza Covid chiediamo ai cittadini responsabilità. È la stessa responsabilità che pretendiamo arrivi dalla pubblica amministrazione. Fontana deve invertire la rotta: abbiamo bisogno di rendere più rapide le procedure o si rischia di arrivare tardi e mettere così a rischio le categorie più fragili”, conclude il capogruppo M5S Lombardia.

Sulla stessa scia si pone anche il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti che rileva come i 500mila vaccini acquistati con l’ultima gara non siano ancora stati riconosciuti dall’Aifa: “È questo l’ultimo atto di una vicenda che ha visto Regione Lombardia dare il peggio di sé. Ad oggi 500mila dosi, che avrebbero dovuto essere destinate ai pazienti fragili e agli over 65, non sono disponibili e non vi è alcuna certezza di quando lo saranno. Medici di famiglia e centri vaccinali non hanno le dosi e non sono neppure in grado di programmare quando potranno iniziare a fare le vaccinazioni”.

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