Luino | 12 Settembre 2020

Luino, il “Canto del cigno” del consiglio comunale: “Promesse non mantenute, poche risposte”

La minoranza, con Agostinelli, Nogara e Petrotta, attacca la maggioranza guidata dall'amministrazione Pellicini, poi clima disteso per l'ultima assemblea

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Un ultimo consiglio comunale breve ma intenso quello di giovedì sera. La seduta di “addio” all’amministrazione guidata per due mandati dal sindaco Andrea Pellicini ha visto l’opposizione criticare la maggioranza per questi dieci anni del gruppo “Nuova Frontiera”, per le promesse non mantenute e le poche risposte ricevute alle loro istanze.

A far la voce grossa sono stati i consiglieri Pietro Agostinelli e Enrica Nogara. Il primo, candidato consigliere nella lista “Azione civica per Luino e frazioni” di Furio Artoni, ha messo in luce tante questioni irrisolte, iniziando dal tema della scuola, tanto caro a centinaia di famiglie, che vedranno i loro figli tornare tra i banchi a partire da lunedì. “Pur con enormi difficoltà chiediamo – ha affermato Agostinelli -, che l’amministrazione comunale ascolti docenti e famiglie per valutare insieme soluzioni idonee a garantire la permanenza a scuola, nel rispetto delle leggi ma anche e soprattutto nel rispetto dei nostri figli e delle loro famiglie. Anche se latitano le istituzioni nazionali, dobbiamo comunque come Comune farci carico delle richieste che arrivano dalle famiglie”. A fargli eco è stato il sindaco uscente, che nonostante le perplessità degli scorsi giorni, dopo l’annuncio sui giornali, ha confermato la costituzione di una prima media in più, in grado di permettere ad ogni classe di avere venti ragazzi e ragazze circa, invece di 27-28. Inoltre, sono in corso di realizzazione due aule all’interno della vecchia e piccola palestra dell’Istituto Comprensivo “B. Luini” (scuole medie).

Agostinelli, leggendo un un decalogo di punti, ha evidenziato ulteriormente quanto fatto dall’amministrazione in questi anni, criticando le questioni per le quali è ancora in attesa di una risposta. Anzitutto, dopo l’approvazione del regolamento comunale riguardante l’accesso agli atti e in particolar modo quello al protocollo generale per tutti i consiglieri,  non è stato comprato “il software che genera di volta in volta una password”, ha commentato Agostinelli aggiungendo ironicamente: “Grazie per questo ostruzionismo continuo in 5 anni per la mia attività istituzionale svolta solo ed esclusivamente nell’interesse della collettività”. In secondo luogo, ancora una volta, la destinazione dei proventi derivanti dalle multe, “più volte richiesto pubblicamente ma senza esito, così come le risposte evasive sulla segnaletica stradale del 2019”, ha continuato.

Capitoli successivi anche quelli riguardanti i lavori pubblici, “dalla rimozione del porfido del centro storico al ripristino con l’asfalto, effettuato – denuncia Agostinelli – con denaro pubblico per lavori eseguiti da privati. È un fatto gravissimo“, per arrivare alle asfaltature, “interventi fatti in via Asmara, via Leonardo da Vinci e via Copelli, dove i tombini non sono stati messi a livello”. Sotto accusa anche i lavori a Palazzo Verbania, dove sono diversi i dettagli che necessitano ancora di essere conclusi ad oltre un anno dall’inaugurazione. È stata l’assessore Alessandra Miglio, insieme al sindaco Andrea Pellicini, a farsi carico del problema per provare in questi giorni a dare indicazioni agli uffici competenti. Critiche anche per i contributi destinati alle associazioni: “Ad un’associazione culturale sono stati destinati 5mila euro, alla Protezione civile, nonostante quanto fatto per la popolazione nel periodo Covid, solo 1700 euro circa. Io valuterei l’assegnazione anche in base a quanto viene fatto a servizio della città. Stessa cosa per l’associazione dei Carabinieri, senza nulla togliere alle associazioni culturali”.

A prendere la parola è stata poi la consigliera Enrica Nogara, che ha esordito con un messaggio di vicinanza e solidarietà, poi condiviso anche dall’assessore Alessandra Miglio, ai familiari del giovane Willy Monteiro, ucciso a Colleferro, in provincia di Roma. Nogara, però, che in questi anni ha sempre segnalato i problemi nelle frazioni, come fatto soprattutto dai colleghi Agostinelli e Petrotta, ha parlato delle “mezze promesse non mantenute. Tutti si stanno riempendo la bocca sulle frazioni, ma io lo dico da dieci anni. Tante volte ho chiesto al sindaco di effettuare una serie di interventi da fare, soprattutto a Voldomino, e i cittadini sono sicura abbiano in mente le promesse del sindaco. Ricordo l’accantonamento di una cifra, annunciata dall’assessore Dario Sgarbi, destinata a riqualificare un terreno donato dal signor Baggiolini alla comunità. I bambini di Voldomino sono gli unici a non avere un parco giochi”.

Evidenziati anche i problemi legati ai sentieri, alla mobilità dolce, al percorso pedonale Voldomino-Creva con il divieto di accesso, segnalati già da tempo da Nogara. Critiche anche per il servizio scolastico, con l’aumento del buono mensa da 5 a 5,50 euro, e per il costo dell’abbonamento al trasporto degli studenti, troppo elevato rispetto ad altri comuni: 32 euro a Luino, contro i 22 di Germignaga. Da Nogara poi un affondo sul fallimento del GAL Valli del Luinese, ente fallito negli scorsi anni e che vedeva alla guida l’attuale vicesindaco Alessandro Casali: “Chi è responsabile? Dove sono finiti i soldi?”. Commento pungente del presidente del consiglio comunale e candidato con Casali nella lista “#luinesi”, Davide Cataldo: “Per fare i consiglieri comunali bisogna studiare”. Un appunto anche sulla mancata istituzione dei consigli di quartiere, senza coinvolgere i cittadini nella partecipazione alla vita amministrativa del paese. Infine, un messaggio destinato alla comunità, per dimostrare la propria passione e il proprio interesse nella “res pubblica”.

La parte finale della seduta ha visto l’approvazione dei tre punti burocratici-amministrativi all’ordine del giorno e il saluto di alcuni consiglieri ed assessori che non si sono ricandidati. A prendere la parola sono stati Dario Sgarbi, Simona Ronchi, Caterina Franzetti, Andrea Pellicini, Franco Compagnoni, Pietro Agostinelli e Giovanni Petrotta. Numerosi i ringraziamenti agli uffici, ai funzionari e ai dipendenti comunali. Davide Cataldo, presidente del consiglio comunale, ha tolto le vesti del suo incarico e, salutando e ringraziando i colleghi, ha annunciato che la lista “#luinesi”, nel caso in cui dovesse vincere le elezioni, costituirà una giunta formata solo da assessori esterni, prevedendo le dimissioni degli eletti e le posizioni di consiglieri coperte da quelli non eletti.

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