È ancora senza nome il giovane trovato senza vita domenica scorsa – 23 agosto – in un burrone nei boschi di Roggiano, frazione di Brissago Valtravaglia.
A scoprire il cadavere dell’uomo era stata una ragazza che passeggiava lungo i sentieri, la quale ha immediatamente allertato i soccorsi e le forze dell’ordine. Dopo che i sanitari – una volta recuperato il corpo in una zona particolarmente impervia, come si legge su La Prealpina – non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, è stata disposta l’autopsia dalla quale si attendono tuttora risposte più precise sulle cause della morte.
Stando a quanto riporta il quotidiano, i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Luino sono ora in procinto di esaminare il cellulare del giovane – di età presunta fra i 25 e i 30 anni, potenzialmente di nazionalità straniera e privo di documenti – alla ricerca di ulteriori indizi che consentano di svelarne l’identità, in aggiunta all’analisi delle impronte digitali e al vaglio delle denunce di scomparsa (dalle quali finora non è emerso nulla). Oltre a ciò, i militari dell’Arma stanno collaborando anche con il Centro di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso, al quale hanno diramato le foto del ragazzo.
Dopo i primi riscontri, sembra che il giovane – capelli scuri e carnagione chiara, con indosso pantaloncini corti, maglietta e scarpe da ginnastica – fosse morto da almeno 36 ore. Dal momento che presenta lesioni compatibili con una caduta nel dirupo in cui è stato trovato, l’ipotesi che appare come la più percorribile – come emerge dalle colonne di Prealpina – è che possa essersi trattato solo di un tragico incidente. (Immagine di repertorio)
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