Davanti alla prospettiva di rinunciare agli oratori estivi per ragioni di sicurezza, le amministrazioni dell’alto Varesotto ragionano ora sulle possibili soluzioni e alternative, da studiare e mettere a punto non solo nell’interesse dei giovani e dei bambini, e della qualità del loro tempo libero per tutta la durata di questo anomalo e prolungato periodo di vacanze, ma anche per venire incontro alle necessità organizzative delle famiglie, già penalizzate in maniera significativa dall’emergenza sanitaria che ha chiuso le scuole.
E proprio dalla mancanza delle dinamiche e delle interazioni tipiche della vita di classe, ha preso forma una prima e solida proposta ormai prossima ad andare in porto. Coinvolgerà diversi comuni del territorio, come si apprende oggi dalle pagine de La Prealpina: Cuveglio, Orino, Rancio, Ferrera di Varese e Castello Cabiaglio, in collaborazione con il parco Campo dei Fiori.
L’idea è quella di ricostruire il clima di classe all’aria aperta, consentendo ai ragazzi di “imparare divertendosi“, questa la formula, a contatto con la natura, soluzione rispetto alla quale la Valcuvia, grazie alle sue numerose aree verdi, offre ampie possibilità di scelta. A guidare le amministrazioni è la cooperativa Bosco Verde di Castello Cabiaglio, da diversi anni impegnata nella gestione di campi estivi e invernali, per bambini e ragazzi.
“I campi dovrebbero entrare in funzione lunedì 15 giugno e proseguire fino alla fine di agosto – si legge sulle pagine de La Prealpina -. I genitori potranno iscrivere i figli anche per una sola settimana e usufruire (la domanda va presentata da subito all’Inps) del bonus baby sitter, in modo da contenere i costi.
L’accordo per l’estate ormai alle porte è in dirittura d’arrivo, come si apprende dal quotidiano locale, e le richieste delle famiglie sono già numerose.
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