La truffa rimane dietro l’angolo, anzi, davanti al cancello di casa, anche in tempi di emergenza sanitaria.
Tempi che evidentemente non impediscono ai malintenzionati di aggirarsi tra le vie dei paesi dell’alto Varesotto, nel tentativo di circuire i soggetti più vulnerabili o di cogliere la minima distrazione per trarre in inganno chiunque sia presente all’altro capo del citofono, quando a farlo squillare sono dei finti addetti alla manutenzione o alla promozione di qualsiasi cosa, specie di servizi del gas.
E’ successo di nuovo, nel pomeriggio di oggi, a Lavena Ponte Tresa, dove l’amministrazione locale è stata informata della presenza di presunti responsabili per la rilevazione del gas, inquadrati come potenziali truffatori per il loro fare sospetto.
Non è ovviamente il primo caso segnalato dall’inizio della pandemia, come testimoniano le cronologie dei gruppi Facebook dedicati ai paesi del territorio, tra il Luinese, la Valcuvia, la Valganna e la Valceresio.
“Prestate attenzione – scrive sul social network il sindaco di Lavena Ponte Tresa, Massimo Mastromarino, in riferimento agli avvistamenti odierni – nessuna attività di questo tipo è stata autorizzata o svolta per conto dell’amministrazione comunale”.
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