Erano stati richiesti dai Comuni del territorio, nelle ultime settimane, per poter contare su un ulteriore strumento di sostegno e alla fine sono in fase di arrivo. I ristorni dei frontalieri, per la prima volta accreditati già nel mese di maggio, raggiungeranno presto le casse di quarantasei Comuni e della Comunità Montana Valli del Verbano, per un totale di ventiquattro milioni di euro destinati alle realtà di confine.
“La notizia positiva – commenta il senatore del Partito democratico Alessandro Alfieri – è che per la prima volta i ristorni, derivanti dalle tasse pagate in Svizzera dai nostri lavoratori frontalieri, sono accreditati ai Comuni nel mese di maggio, lo scorso anno arrivarono a fine luglio. Mi ero personalmente impegnato con i sindaci del territorio per far arrivare il primo possibile questi fondi e oggi posso dire che la promessa è stata mantenuta“.
I ringraziamenti del senatore dem vanno in primo luogo ai sindaci di frontiera e al presidente della Associazione dei Comuni Italiani di Frontiera, Massimo Mastromarino, autore di una missiva, firmata anche dai presidenti delle Comunità montane Paolo Sartorio e Simone Castoldi, inoltrata al governo a fine aprile, e contenente le richieste considerate di vitale importanza per proteggere gli interessi economici dell’alto Varesotto e le esigenze delle famiglie in questa fase così drammatica, tra le quali figurava appunto anche la questione ristorni.
Ai fondi inseriti tra i ristorni si aggiungeranno poi gli otto milioni destinati alla Provincia di Varese e accreditati tramite Regione Lombardia. “Portato a casa questo risultato – conclude il senatore Alfieri – siamo ora al lavoro con le diplomazie europee per cercare di eliminare ogni resistenza sulla riapertura delle frontiere per il 3 giugno, e per stoppare ogni possibilità di accordi bilaterali tra Paesi europei che possa escludere l’Italia e danneggiarla in vista della stagione estiva”.
Al Comune di Luino andranno 2 milioni e 600mila euro, 1 milione e 600mila a quello di Lavena Ponte Tresa. Per Cugliate Fabiasco 835mila euro, per Cuasso al Monte 735mila, per Maccagno 400mila, 687mila per Germignaga. Per consultare l’elenco completo, cliccare qui.
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