“Non si gioca coi tamponi. La politica prende il sopravvento e illude la gente. Questa volta la politica comunicativa di ATS Insubria va a braccetto a quella dell’amministrazione luinese influenzando anche CRI Luino e valli ed SOS Tre Valli, associazioni da sempre impegnate per assistere tutta la comunità dell’alto Varesotto”.
Esordisce così Gianfranco Cipriano, attivista grillino di “Luino 5 Stelle”, dopo l’annuncio dell’arrivo di una postazione “drive in” a Luino, per effettuare tamponi relativi al Covid-19, che critica l’iniziativa realizzata e volta a riscontrare la positività al Coronavirus a determinate categorie di persone ed operatori, decretate da ATS Insubria e medici di base, quindi non aperta a tutti i cittadini.
“È giusto che la popolazione sappia – commenta l’attivista grillino – che i tanto sbandierati tamponi annunciati da alcuni media a seguito di comunicati stampa e dichiarazioni dei sopracitati soggetti, per gli abitanti delle nostre valli, saranno esclusivamente dedicati a operatori sanitari, forze dell’ordine e personale impegnato nei servizi essenziali alla comunità e soltanto se sintomatici. Non sono per tutti, com’era prevedibile, ma sarebbe stato auspicabile che qualche fonte istituzionale lo specificasse a tutti noi”.
“Pare peraltro che a indicare i soggetti da tamponare, dovranno essere l’ATS e i medici di base dopo aver accertato lo stato di salute del paziente – spiega ancora il pentastellato luinese -. Ripeto, i tamponi non saranno per i cittadini comuni. Ci risulta che per le valli del luinese, siano stati messi a disposizione in totale un numero limitato a poche centinaia”.
“I 5000 tamponi a settimana infatti citati da ATS Insubria si riferiscono ai territori di Varese e Como che contano circa 1.500.000 abitanti ripartiti in 288 comuni. Chiediamo quindi di fare luce sui dettagli di tale iniziativa evitando così di stressare ancor di più con informazioni imprecise e forvianti la popolazione”, conclude Cipriano.
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