Italia | 19 Aprile 2020

Coronavirus, le proposte per ripartire: al lavoro per aziende, bar, ristoranti e negozi

Dal 4 maggio dovrebbe esserci la svolta vera e propria, ma già a partire da fine aprile probabile via libera per moda, mobili e auto. Trasporti con ingressi limitati

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Sono al lavoro e si confrontano ormai da giorni Governo, Regioni ed enti locali per lavorare ad uno schema di lavoro condiviso per la “fase due” che l’Esecutivo sta portando avanti, coadiuvato dalla Task force di esperti e dal Comitato tecnico scientifico.

“Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare, ma non sono ancora tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l’abbassamento della soglia di attenzione – ha commentato ieri sera il premier Giuseppe Conte su Facebook -. Nel frattempo continua incessantemente il lavoro del Governo a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza, che tenga sempre sotto controllo la curva epidemiologica e la capacità di reazione delle nostre strutture ospedaliere”.

Anche i rappresentanti dei governi locali – ha proseguito il Presidente del Consiglio – hanno espresso adesione al disegno dell’Esecutivo di adottare un piano nazionale contenente linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio, a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione. Un piano così strutturato dovrebbe garantirci condizioni di massima sicurezza nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto”.

“Dovremo proseguire nel confronto con tutte le parti sociali e le associazioni di categoria per ribadire la comune volontà di rafforzare il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro, già approvato lo scorso mese di marzo, e di continuare sulla strada del potenziamento dello smart working. Sul fronte delle misure di tutela della salute, il Governo continua a lavorare per implementare i Covid hospital, l’assistenza territoriale e usare al meglio le applicazioni tecnologiche e i test per riuscire a rendere sempre più efficiente la strategia di prevenzione e di controllo del contagio”, ha concluso il premier.

Da quanto si è appreso, l’obiettivo è quello di iniziare il lento allentamento del lockdown in corso ormai da settimane in tutta Italia, e oltre a questo, a partire dal 4 maggio, vi saranno orari scaglionati e trasporto pubblico con ingresso limitato. Si ipotizzano percorsi unidirezionali, posti a bordo ridotti e controllo della temperatura per accedere in metropolitana. Segnaletica a terra nelle stazioni ferroviarie e alle fermate degli autobus per creare file ordinate e con distanziamento di sicurezza. Posti contingentati e stop all’affollamento anche sui treni e paratie in plexiglass per i taxi.

Si va verso il via libera a fine aprile per riaprire i battenti di attività produttive come automotive, mobilifici, tessile e pelletterie, estrazione di minerali. Si discute sulla riapertura dei cantieri, perché più difficile assicurare il distanziamento, ma ancora non vi sono date certe.

L’idea è permettere a tutte di ripartire, con protocolli e misure di sicurezza, dal 4 maggio, e poi pian piano allentare le limitazioni per i cittadini, che saranno in giro con le mascherine; i lavoratori, con fasce orarie spalmate per evitare affollamenti, potranno spostarsi, i bambini potranno tornare nei parchi. Ma potrebbero esserci regole più severe per gli anziani e più tutele per i più deboli. Probabile che i bar e ristoranti non prima di metà o fine maggio, così come si stanno studiando regole specifiche parrucchieri ed estetisti. I tribunali, invece, riapriranno l’11 maggio.

Rimarranno ancora chiuse a lungo le palestre, ma almeno si potrà tornare a far sport e jogging da soli, anche da lontano da casa, ma si valutano fasce d’orario per i podisti. Per gli atleti potrebbe esserci il ritorno agli allenamenti individuali. Nei parchi ci dovrebbe essere la riapertura per i giochi dei bambini. Chiuse ancora a lungo le discoteche, probabilmente saranno le ultime a riaprire, così come i cinema e i teatri, mentre sono in corso valutazioni per le misure da adottare nei musei.

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