Luino | 4 Aprile 2020

Dagli Alpini di Luino un grande esempio di solidarietà: 30mila euro per l’ospedale da campo di Bergamo

Si rivela un successo la raccolta fondi avviata dalla sezione lacustre per la struttura voluta dall'associazione nazionale. Maroffino: "Generosità che brilla"

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L’ospedale da campo voluto dall‘Associazione Nazionale Alpini, presso la Fiera di Bergamo, diventa realtà a poche ore di distanza dall’inaugurazione di un’altra struttura, quella di Milano Fiera, allestita appositamente per incrementare il numero di posti letto da terapia intensiva: un’emergenza nell’emergenza contro il coronavirus.

In entrambi i casi, oltre agli addetti ai lavori, gli ambiziosi progetti e le due corse contro il tempo per arrivare il prima possibile all’attivazione degli spazi, hanno toccato i cuori e mosso la generosità di numerose persone.

Anche dal territorio dell’alto Varesotto, per quanto riguarda la causa bergamasca, portata avanti in prima linea dalle penne nere, una grande catena di solidarietà e spirito d’iniziativa ha condotto soci e tanti cittadini ad un traguardo che riempie di orgoglio l’intera comunità locale.

Per favorire l’acquisto di attrezzature e di prodotti utili alla quotidiana azione di contrasto al Covid-19 – azione che da lunedì prenderà il via anche all’interno dell’ospedale da campo – la sezione Alpini di Luino ha lanciato nei giorni scorsi una raccolta fondi, appena chiusa con una somma complessivamente ottenuta che ha stupito tutti: 30mila euro pronti per essere donati.

“In questo momento particolare, difficile per tutti e che rimarrà impresso indelebilmente nella storia degli uomini, non solo per la sua gravità ma per il clima di timore e di angoscia che sta suscitando nella vita di ogni famiglia, una grande luce brilla nel Paese e nelle nostre valli. E’ la luce della vostra bellissima, autentica solidarietà“.

Con queste parole, senza nascondere la commozione, il presidente della sezione Alpini di Luino, Michele Maroffino, ha ringraziato tutti coloro che nel brevissimo tempo messo a disposizione hanno aderito all’iniziativa del gruppo, portandola davvero in alto.

“I ‘veci’ nella loro saggezza dicevano: ‘fai del bene che sicuramente poi lo ritrovi‘ – ha sottolineato ancora Maroffino -. Questo bene, questo desiderio di tendere la mano, carissimi, lo vedo nel vostro cuore e lo potremo sicuramente riscontrare negli occhi di quelle persone che, con il vostro aiuto, hanno potuto riaccendere la speranza e il sorriso“.

Nell’ospedale da campo, una volta a pieno regime, saranno attivi settantadue posti di terapia intensiva e altrettanti a livello sub intensivo.

Ringraziandovi con il cuore – ha concluso il presidente luinese – non posso fare a meno di evidenziare che il gesto che avete compiuto incontra l’applicazione diretta e coerente del nostro intramontabile, sempre attuale e bellissimo motto: ‘Vogliamoci bene‘. Tutti uniti ce la faremo’”.

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