Milano | 31 Marzo 2020

Coronavirus, inaugurato l’Ospedale in Fiera: “Esempio di alta qualità e tecnologia per tutto il Paese”

La struttura milanese accoglierà i primi 24 pazienti dall'inizio della prossima settimana. A pieno regime, 200 posti di terapia intensiva, Fontana: "Ora più speranza"

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Disporrà di più di duecento posti di terapia intensiva, una volta che sarà entrato a pieno regime, il nuovo ospedale realizzato in tempi record in Fiera a Milano, inaugurato questa mattina alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e di diverse altre autorità e figure chiave del progetto, tra cui il direttore generale del Policlinico di Milano, Pino Belleri, che avrà in gestione la struttura.

L’opera è stata interamente finanziata da 1.200 donatori, con contributi da 10 euro a 10 milioni.

“Desidero ringraziare gli uomini e le donne che hanno lavorato in maniera indefessa e incredibile per ventiquattro ore al giorno – ha esordito il governatore Fontana -. Qui è stato realizzato un ospedale di altissima qualità e di altissima tecnologia che potrà diventare un punto di riferimento per tutto il Paese, tanto che il governo ha detto che vorrà replicare questo intervento in altri parti d’Italia”.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto da Fontana. ad Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera (“maestro di questa operazione”) e a Guido Bertolaso: “L’ho sottratto ad un momento di riposo e lui non si è risparmiato. Ha saputo trasformare un’idea in qualcosa di concreto e ha saputo dare ulteriore determinazione e forza al progetto. E con lui il suo team”.

Lo stesso Bertolaso, ancora ricoverato in ospedale dopo aver contratto il coronavirus, ha affidato ai presenti un messaggio contenente una riflessione sul percorso compiuto: “Qui in Fiera abbiamo creato un vero e proprio ospedale specialistico. Un ospedale ideato e costruito nel rispetto dei pazienti e di tutti gli operatori sanitari che li assistono. Perché è proprio la figura del paziente quella al centro di quest’opera. Chi entra qui avrà un ambiente, una struttura, attrezzature e assistenza ottimale per le proprie esigenze di salute”.

L’ospedale, un vero e proprio padiglione del Policlinico, disporrà di otto reparti con 53 letti e vi lavoreranno duecento medici anestesisti e rianimatori, cinquecento infermieri e altre duecento persone. I pazienti saranno trasferiti dal coordinamento regionale dell’Unità di crisi. Ventiquattro di loro entreranno nella struttura a partire dalla prossima settimana.

“Questa è la storia di Milano e della Lombardia, fatta di gente operosa e generosa – ha sottolineato in conclusione il governatore Fontana -. Questa è la rappresentazione della storia della Regione che prosegue il cammino intrapreso dal Policlinico, l’ospedale dei milanesi. Una storia importante da ricordare, che è il primo segnale di una ripresa cui dobbiamo guardare con speranza. Non abbiamo vinto niente, quindi è troppo presto per diffondere entusiasmo. Dobbiamo andare avanti a rispettare le regole”.

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