Canton Ticino | 14 Marzo 2020

Coronavirus, il Ticino come l’Italia: chiudono tutte le attività non indispensabili

Da mezzanotte abbassano le saracinesche bar, ristoranti, negozi, parrucchieri e tanto altro. Banche, Poste e luoghi di culto aperti ma con misure restrittive

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Come da domenica scorsa in Italia, anche il Canton Ticino, a partire dalla mezzanotte di oggi, sabato 14 marzo, dispone la chiusura di tutte le attività non indispensabili. Ad annunciarlo è stato consigliere di Stato Christian Vitta, che ha spiegato nel dettaglio le misure più restrittive con l’obiettivo di limitare la diffusione del Coronavirus.

Anzitutto è disposta la chiusura di tutti gli esercizi di ristorazione e bar, eccezion fatta per i servizi di distribuzione a domicilio, per le mense nelle case anziani e senza scopo di lucro, mentre saranno chiuse le mense aziendali chiuse. Allo stesso modo abbassano le saracinesche tutti i negozi tranne quelli che vengono prodotti di prima necessità, farmacie e benzinai, così come i parrucchieri, centri estetici e simili.

Sono sospese anche le funzioni di culto da domani, domenica 15 marzo, fino a sabato 4 aprile, compresi, anche se si potrà frequentare le chiese, con i funerali da svolgersi in forma privata. Per quanto riguarda la posta, le banche, le assicurazioni e le attività simili possono continuare a operare mantenendo le misure igieniche.

I cittadini sono invitati a rimanere a casa il più possibile e a seguire tutte le disposizioni igieniche, a fronte dei 265 casi di contagi annunciati questa mattina dal Cantone.

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