Anche in un periodo così complesso e delicato, a causa dell’emergenza coronavirus, la strada provinciale 61, tra Luino, Cremenaga e Lavena Ponte Tresa, continua ad essere ostaggio degli incivili e dunque affetta dal solito, sconcertante problema dell’abbandono dei rifiuti.
Diversi i casi eclatanti, nel recente passato, che hanno coinvolto in particolare il comune amministrato dal sindaco Domenico Rigazzi: dagli automobilisti pizzicati la scorsa estate alle segnalazioni di ottobre, fino alla sfuriata di fine gennaio contro chi aveva gettato sacchi neri, stracolmi di scarti, nei pressi della dogana.
Oggi che la tutela della salute costituisce una priorità ancora maggiore, la reiterazione delle solite cattive abitudini è pura follia.
“Abbiamo problemi sanitari non da poco, vi rendete conto di cosa state facendo e di come vi comportate? Ieri ho fatto ripulire il tratto di Sp61 di competenza del Comune di Cremenaga – racconta il sindaco Rigazzi – e sono stati raccolti, oltre a materiale come lattine e bottiglie di plastica, ben cinquanta fazzoletti di carta imbevuti di chissà cosa”.
Tutte le settimane la stessa situazione, fa sapere il primo cittadino, a dimostrazione del fatto che il degrado e l’inciviltà, in questa porzione di territorio, non conoscono limiti. Nemmeno quelli riconosciuti da una pandemia che sta fortemente influenzando la quotidianità di ognuno.
“In considerazione dell’emergenza sanitaria in corso – ribadisce in conclusione Rigazzi – bisognerebbe avere più cura per questioni così importanti. Fatevi un giro nel tratto compreso tra la diga di Creva e l’incrocio per Biviglione: una discarica a cielo aperto, e per colpa di chi vi transita c’è da vergognarsi. Lo scenario è il medesimo anche in direzione Lavena Ponte Tresa. Nessuno fa nulla, e mi riferisco agli enti competenti. E’ un vero disastro“.