Lombardia | 25 Febbraio 2020

Il coronavirus arriva in Ticino: confermato il primo caso

Positivo uno dei soggetti sotto osservazione da alcuni giorni, a confermarlo è L'Ufficio federale della sanità. Sette vittime in Italia, il contagio raggiunge il sud

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Aggiornamento ore 17

E’ un 70enne il soggetto che ha manifestato i primi sintomi di coronavirus in Ticino, ricoverato presso una struttura ospedaliera della regione, dove è in osservazione da alcuni giorni.

Stando alle prime informazioni, l’uomo avrebbe contratto il virus a Milano, per questo motivo le autorità svizzere sono al momento in contatto con quelle italiane per la gestione della situazione.

Tutte le persone che hanno interagito con l’uomo negli ultimi 7-8 giorni, verranno contattate per quanto possibile, messe in quarantena presso il domicilio, sottoposte ai test per verificare la positività al virus, e nel caso di riscontro verranno isolate e poste sotto controllo.

Quello dell’uomo è considerato dalle autorità svizzere, allo stato attuale, come un caso isolato. Per questo motivo non sono previste nell’immediato particolari misure restrittive nei confronti della collettività.

Aggiornamento ore 16.30

Per uno dei tre pazienti da giorni sotto osservazione in Canton Ticino, per il rischio coronavirus, i test medici hanno dato riscontro positivo.

C’è dunque un primo caso ufficiale, oltre confine, relativo all’epidemia di Covid-19, ufficializzato proprio in questi minuti dall’Ufficio federale della sanità (UFSP), che a breve terrà una conferenza stampa per fornire ulteriori dettagli.

Aggiornamento ore 10

(Foto Ansa/Matteo Corner) Sono salite a 206 le persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Sono stati eseguiti circa 1800 tamponi. Seguiranno ulteriori informazioni nel corso della giornata.

Coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.

Aggiornamento ore 7

Ieri sui treni lombardi è stata rilevata un’affluenza pari al 40% di quella ordinaria, che conta ogni giorno oltre 820mila viaggiatori. In seguito a questa sensibile diminuzione, dovuta alla sospensione delle attività di atenei, scuole e diverse imprese, e per favorire le operazioni di sanificazione dei convogli, secondo quanto stabilito dalle Autorità sanitarie regionali, da oggi, martedì 25 febbraio, il servizio di Trenord sarà rimodulato. Tali modifiche sono dettate anche dall’esigenza di assicurare massima attenzione al personale viaggiante.

I dettagli sulle modifiche. Tutte le informazioni sui provvedimenti sono disponibili nelle pagine di ogni direttrice sul sito trenord.it e sull’App Trenord.

In particolare, su rete Ferrovienord sono previste le seguenti modifiche:
– le corse della linea S2 Milano Rogoredo-Passante-Mariano Comense non saranno effettuate. I viaggiatori utilizzano i treni della linea S4;
– le corse della linea S12 Melegnano-Milano Bovisa non saranno effettuate;
– il servizio della linea S3 Saronno-Milano Bovisa-Milano Cadorna sarà sospeso dalle ore 9 alle ore 22. I viaggiatori utilizzano i treni della linea S1;
– subiranno modifiche con la riduzione di alcune corse anche le linee S9 Saronno-Seregno-Albairate; Milano Cadorna-Novara Nord; Milano Cadorna-Varese-Laveno; Milano Cadorna-Como Lago; S4 Milano Cadorna-Camnago

Su rete RFI subiranno modifiche – con la riduzione di alcune corse – le seguenti linee: Milano-Bergamo via Treviglio; Milano-Sondrio-Tirano; Milano-Brescia-Verona; Milano-Mortara-Alessandria; S11 Milano-Como San Giovanni; Milano-Cremona via Treviglio; Cremona-Mantova; Cremona-Brescia; S5 Varese-Milano-Treviglio.

In adempimento di quanto previsto dall’ordinanza regionale, prosegue la sospensione delle fermate di Codogno, Maleo, Casalpusterlengo. I treni della linea Milano-Piacenza non effettuano fermata a Codogno e Casalpusterlengo; i treni della Mantova-Cremona-Milano non fermano a Codogno. Sulle linee Pavia-Codogno e Cremona-Codogno il servizio è parzialmente sospeso. È inoltre sospesa l’attività di biglietteria presso le stazioni di Codogno e Casalpusterlengo.

Le operazioni di sanificazione della flotta. Dando seguito alle disposizioni delle Autorità sanitarie, Trenord ha messo in atto le opportune misure precauzionali per la tutela dei passeggeri e del personale.

I convogli sono sottoposti a operazioni di sanificazione, che sono svolte di notte presso gli impianti di Milano Fiorenza e Novate Milanese e di giorno, durante i tempi di sosta dei treni, presso le principali stazioni di Milano. Tramite i propri canali di comunicazione – esterna e interna – l’azienda ha invitato i passeggeri e i dipendenti a rispettare le dieci regole di prevenzione diffuse dal Ministero della Salute.

Rispetto a quanto comunicato in conferenza stampa ieri dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e all’assessore al Welfare, Giulio Gallera, sale a sei il numero dei decessi in Lombardia: l’ultimo caso riguarda un uomo di 62 anni, che aveva già importanti compromissioni a livello cardiaco e renale, ed era stato trasportato al Sant’Anna di Como dall’Ospedale di Lodi.

“Irricevibile e, per certi versi, offensiva”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, giudica l’ipotesi tracciata, seppur come extrema ratio, dal premier Giuseppe Conte di avocare a sé e quindi al Governo i poteri in materia sanitaria. “Parole in libertà – aggiunge Fontana – che mi auguro siano dettate dalla stanchezza e dalla tensione di questa emergenza. Domani riferirò al presidente Conte che la Lombardia sta dimostrando di essere all’altezza della situazione e sta gestendo con competenza ciò che sta accadendo. “E tutto ciò – conclude il governatore – alla faccia dell’autonomia e dei pieni poteri”.

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